Tutti gli uomini di Gasp. Scamacca-Lookman. Ecco le punte più affilate per bucare lo Sporting
Il calendario fitto della Dea costringe il tecnico a ricorrere al turn over. Possibile terza partenza da titolare per il centravanti romano. CDK, in affanno le ultime due settimane, pronto ad entrare a gara in corso. .
Tour de force Atalanta. Domani sera contro lo Sporting Lisbona la squadra nerazzurra arriva alla sesta partita in appena 18 giorni, complice un calendario penalizzante in cui il recupero di gennaio contro l’Inter per la SuperCoppa è stato inserito il 28 febbraio. Terza settimana consecutiva di doppio impegno per la squadra bergamasca che sta tenendo botta, nonostante il livello altissimo delle avversarie incontrate, le prime quattro della nostra serie A e la capolista della Primeira Liga portoghese. Tre pareggi esterni sui campi di Milan, Sporting e Juventus, due sconfitte contro l’Inter, che sta battendo tutti, e quella dolorosa nel confronto diretto casalingo contro il Bologna.
Ora la Dea vede la discesa: domani lo Sporting, domenica la Fiorentina. Entrambe al Gewiss Stadium, nel fortino dove la Dea viaggia a nove vittorie nelle ultime dieci gare casalinghe. Due avversarie, Sporting e Fiorentina, impegnate in un ciclo di sei partite in tre settimane, per cui costrette anche loro a lasciare energie fisiche e nervose nel doppio impegno settimanale. Gian Piero Gasperini, dopo aver messo fieno in cascina con 11 vittorie e un pareggio in 13 partite da dicembre a fine febbraio, sfruttando la possibilità di avere tutta la settimana per preparare la partita, aveva messo in conto un periodo complicato, da corsa a ostacoli, con un avversario dietro l’altro, in cui sarebbe stato necessario allargare le rotazioni. Detto fatto: a parte il mediano Adopo e un Palomino falcidiato dagli infortuni Gasp di fatto ha utilizzato tutto l’organico, compreso il secondo portiere. Nelle precedenti stagioni l’Atalanta non aveva quasi mai fatto ricorso al turnover: giocavano sempre gli stessi, anche negli anni del doppio impegno in Champions, ovvero il blocco dei titolari di quegli anni (Toloi, Djimsiti, Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens, Gomez, Ilicic, Muriel e Zapata), integrati da qualche cambio.
Quest’anno la profondità della rosa permette un vero turnover senza abbassare la qualità e l’intensità del gioco, sia per necessità (vedi l’assenza per due mesi del cannoniere Lookman per la Coppa d’Africa) che per scelta. Gasp a Lisbona ha lasciato fuori Koopmeiners e De Ketelaere per oltre 70 minuti, ha tenuto fuori Scalvini per un tempo, ha risparmiato Zappacosta, ha cambiato il portiere rilanciando Musso.
Contro la Juventus hanno riposato Kolasinac, l’intoccabile De Roon, lo squalificato Holm, oltre a Lookman fuori per oltre un’ora: domani contro lo Sporting torneranno tutti titolari. Il tecnico nerazzurro ha allargato le rotazioni inserendo il difensore Hien, titolare sia a Lisbona che a Torino, dando spazio nei 15/20 minuti finali al ritrovato Toloi o a comprimari come Bakker e Tourè, ruotando gli attaccanti, tutti titolari a turno. Venti uomini intercambiabili per Gasp e un gioco che resta lo stesso pur mutando gli interpreti. Contro lo Sporting possibile una terza partenza da titolare per Scamacca, che giocando con continuità ha trovato maggiore convinzione e migliori automatismi, dando molto di più: un gol e un palo a Lisbona, una partita di onesto lavoro di sacrificio contro la Juventus.
Il centravanti romano permette un gioco più fisico, più aereo e può far rifiatare un De Ketelaere fenomenale fino alla doppia sfida del Meazza, ma in affanno nelle ultime due settimane. Domani sera Scamacca dovrebbe fare coppia offensiva con Lookman, con i vari CDK, Miranchuk, Pasalic e Tourè pronti per entrare dalla panchina, anche in caso di supplementari.
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