Una macchina da gol. Tutti pazzi per RoboKoop

Negli ultimi due mesi ha segnato 10 reti in 10 gare tra campionato e Coppa Italia. La società potrebbe trovarsi a trattare offerte superiori a quella di Hojlund.

di FABRIZIO CARCANO -
12 marzo 2024
Una macchina da gol. Tutti pazzi per RoboKoop

Una macchina da gol. Tutti pazzi per RoboKoop

Negli ultimi due mesi Teun Koopmeiners ha segnato 10 gol in 10 partite tra campionato e Coppa Italia. Esattamente un gol a partita. E sono stati tutti gol pesantissimi e determinanti nel risultato finale. Dall’incornata all’Olimpico contro la Roma alla doppietta in Coppa Italia nella vittoria 2-1 al Meazza contro il Milan, dalla rete a Genova su punizione, la rete del 2-1, che ha spianato la strada alla Dea, al rigore ancora a San Siro contro i rossoneri per l’1-1 di due settimane fa, fino alla doppietta all’Allianz Stadium, contro la Juventus che molti addetti ai lavori indicano come la prossima destinazione dell’olandese “segnante”.

Contatti tra la dirigenza bianconera e quella atalantina ci sono stati, come con lo staff del giocatore, ma un Koopmeiners così devastante non può valere “appena” 60 milioni, e probabilmente nemmeno il palcoscenico di una squadra italiana che non paga stipendi da 8-9 milioni come accade in Premier League. Difficile pensare che i top club, City, United, Chelsea, Bayern, PSG, possano non essere interessati a RoboKoop, peraltro ancora relativamente giovane con i suoi 26 anni appena compiuti. Il suo futuro è tutto da scrivere.

Fino a giugno sarà in nerazzurro, a Bergamo, poi si vedrà. Perché l’Atalanta, che lo ha sotto contratto fino al 2027, si troverà a vagliare offerte cui sarà difficile dire no, forse persino superiori a quella faraonica dello United la scorsa estate per Hojlund, da 75 milioni più 10 di bonus futuri. Koopmeiners potrebbe persino valere di più se a fine stagione sarà intorno ai 18-20 gol: è a 12 reti e sta danzando in campo, con la freddezza di uno sneaper che non sbaglia un colpo. Nel 2-2 tra Juventus e Atalanta la differenza l’ha fatta lui, con il suo sinistro fatato e letale. Koop è il simbolo della bravura dirigenziale e tecnica atalantina: gli osservatori nerazzurri lo seguivano dal 2019, quando stava iniziando a fare bene appena 21enne nell’AZ 67. Due anni dopo la trattativa: al giocatore, allora 23enne, erano interessati il Napoli e la Roma, ma Koopmeiners scelse Bergamo, con la vetrina Champions e la garanzia di un tecnico come Gasperini e di un ambiente societario ideale, ambizioso ma senza pressioni eccessive, confermato dai connazionali De Roon e Hateboer già da diversi anni in nerazzurro.

L’Atalanta è stata brava a scoprirlo, a opzionarlo, a prenderlo con un investimento importante ma non esorbitante: 14 milioni. La stessa operazione fatta un anno dopo per Hojlund. Lungimiranza e bravura di Luca Percassi nel portare in nerazzurro questi giocatori, affidandoli poi al maestro tattico Gasperini, per valorizzarli e farli esplodere. E ora Bergamo sogna con il suo olandese di volare verso due finali ravvicinate, a maggio: quella di Europa League e quella di Coppa Italia. Con un Koop così…

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