Una macchina da gol. Tutti pazzi per RoboKoop
Negli ultimi due mesi ha segnato 10 reti in 10 gare tra campionato e Coppa Italia. La società potrebbe trovarsi a trattare offerte superiori a quella di Hojlund.
Negli ultimi due mesi Teun Koopmeiners ha segnato 10 gol in 10 partite tra campionato e Coppa Italia. Esattamente un gol a partita. E sono stati tutti gol pesantissimi e determinanti nel risultato finale. Dall’incornata all’Olimpico contro la Roma alla doppietta in Coppa Italia nella vittoria 2-1 al Meazza contro il Milan, dalla rete a Genova su punizione, la rete del 2-1, che ha spianato la strada alla Dea, al rigore ancora a San Siro contro i rossoneri per l’1-1 di due settimane fa, fino alla doppietta all’Allianz Stadium, contro la Juventus che molti addetti ai lavori indicano come la prossima destinazione dell’olandese “segnante”.
Contatti tra la dirigenza bianconera e quella atalantina ci sono stati, come con lo staff del giocatore, ma un Koopmeiners così devastante non può valere “appena” 60 milioni, e probabilmente nemmeno il palcoscenico di una squadra italiana che non paga stipendi da 8-9 milioni come accade in Premier League. Difficile pensare che i top club, City, United, Chelsea, Bayern, PSG, possano non essere interessati a RoboKoop, peraltro ancora relativamente giovane con i suoi 26 anni appena compiuti. Il suo futuro è tutto da scrivere.
Fino a giugno sarà in nerazzurro, a Bergamo, poi si vedrà. Perché l’Atalanta, che lo ha sotto contratto fino al 2027, si troverà a vagliare offerte cui sarà difficile dire no, forse persino superiori a quella faraonica dello United la scorsa estate per Hojlund, da 75 milioni più 10 di bonus futuri. Koopmeiners potrebbe persino valere di più se a fine stagione sarà intorno ai 18-20 gol: è a 12 reti e sta danzando in campo, con la freddezza di uno sneaper che non sbaglia un colpo. Nel 2-2 tra Juventus e Atalanta la differenza l’ha fatta lui, con il suo sinistro fatato e letale. Koop è il simbolo della bravura dirigenziale e tecnica atalantina: gli osservatori nerazzurri lo seguivano dal 2019, quando stava iniziando a fare bene appena 21enne nell’AZ 67. Due anni dopo la trattativa: al giocatore, allora 23enne, erano interessati il Napoli e la Roma, ma Koopmeiners scelse Bergamo, con la vetrina Champions e la garanzia di un tecnico come Gasperini e di un ambiente societario ideale, ambizioso ma senza pressioni eccessive, confermato dai connazionali De Roon e Hateboer già da diversi anni in nerazzurro.
L’Atalanta è stata brava a scoprirlo, a opzionarlo, a prenderlo con un investimento importante ma non esorbitante: 14 milioni. La stessa operazione fatta un anno dopo per Hojlund. Lungimiranza e bravura di Luca Percassi nel portare in nerazzurro questi giocatori, affidandoli poi al maestro tattico Gasperini, per valorizzarli e farli esplodere. E ora Bergamo sogna con il suo olandese di volare verso due finali ravvicinate, a maggio: quella di Europa League e quella di Coppa Italia. Con un Koop così…
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