A Cagliari per ripartire. La lezione di Thiago:: "Il mio contratto?. Esaltate questo gruppo»

"Non conta il futuro, ma il presente di questi ragazzi che meritano solo elogi"

di MASSIMO VITALI
14 gennaio 2024

La lezione di Thiago:: "Il mio contratto?. Esaltate questo gruppo"

Ha un bel da provare a tenere alla larga le chiacchiere suo futuro Thiago Motta: anche se non vuole il suo futuro fa tutto da solo, entrando senza chiedere il permesso dalla porta di Casteldebole.

Ieri ‘Tuttosport’ rilanciava con forza la candidatura di Motta a successore di Stefano Pioli sulla panchina del Milan. Quante se ne scrivono, si potrebbe obiettare: ma certo una parola di chiarezza su un rinnovo di contratto che da maggio resta chiuso nel cassetto aiuterebbe.

Thiago però da quest’orecchio non ci sente e pretende, questo sì legittimamente, che tutte le attenzioni siano rivolte al Cagliari, avversario di giornata in uno snodo cruciale della stagione rossoblù. Dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime due gare di campionato, con Udinese e Genoa, i rossoblù in settimana sono usciti dalla Coppa Italia, senza affatto meritarlo, per mano della Fiorentina.

Un tonfo fragoroso (Udine), un pari in rimonta, ma non privo di affanni (col Genoa) e una grande prestazione vanificata ai rigori (martedì al Franchi): per rimettere la chiesa al centro del villaggio oggi tocca infliggere un dispiacere a quel gran signore di Ranieri, alla disperata ricerca di punti salvezza.

In caso contrario un risultato negativo, col viaggio in casa Milan lontano due settimane (la sfida di campionato con la Fiorentina è slittata al 14 febbraio visto l’impegno dei viola nella finale della Supercoppa italiana a Riad), inaugurerebbe due settimane psicologicamente complicate.

Dice: allora proviamo a vincere. Una parola, nel giorno in cui oltre allo squalificato Zirkzee non sarà della partita Saelemaekers, fermato da un risentimento muscolare e costretto a raggiungere, in infermeria, i convalescenti Ndoye e Karlsson.

"E’ un’ opportunità fantastica per chi li sostituirà – dice Thiago –. L’eliminazione in Coppa Italia con la Fiorentina è una capitolo chiuso, al Franchi abbiamo fatto un’ottima prestazione e adesso dobbiamo farne un’altra col Cagliari".

Ma il mercato incalza, mentre il rinnovo di contratto di Thiago resta congelato, col risultato che Sartori e Di Vaio dragano piste che dovrebbe soddisfare le esigenze dell’allenatore ma lo stesso allenatore ancora non scioglie le riserve sul suo futuro. Tema che Motta gradisce come una puntura di calabrone.

"Sul mercato non ho niente da dire, dovete chiedere alla società – taglia corto il tecnico –. E ci sono cose più importanti del mio contratto: per esempio parlare delle cose straordinarie che sta facendo questa squadra. Ma se si parla del mio contratto si rischia di oscurare il presente di questi ragazzi".

Più disposto invece a parlare di arbitri: "La mia non è una risposta al designatore Rocchi, però dico che la mia squadra aiuta gli arbitri. Vorrei invitare un loro rappresentante a Casteldebole per vedere come ci alleniamo: con me si va al massimo, ma non sono ammesse le simulazioni".

Andare al massimo è un imperativo categorico per continuare a cullare il sogno Europa. Ma il viaggio in casa Ranieri, con l’emergenza in attacco che incombe, oggi non sarà una gita di piacere.

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