Attacco sterile e da reinventare. Nessun gol su azione e pochi tiri

Nel mirino soprattutto Castro e l’olandese Dallinga che finora hanno fatto vedere poco in tre partite

di MASSIMO VITALI -
2 settembre 2024
Attacco sterile e da reinventare. Nessun gol su azione e pochi tiri

L’argentino Santiago. Castro, 19 anni (Schicchi)

Frustrazione (Dallinga) e richiamo alla protezione divina (Castro). E’ il post-gara sui social dell’attacco rossoblù con le polveri bagnate. Nulla vieta di pensare che Santiago Castro e Thijs Dallinga rappresentino il futuro dell’attacco rossoblù sui sentieri dell’Europa: di certo non rappresentano nel migliore modo il presente.

E ognuno, va detto, con valide giustificazioni. Prendete Castro. Nel precampionato (che però non sempre è periodo di verdetti attendibili) l’argentino ha brillato più di tutti, mostrando di avere le credenziali per aspirare, pur nell’enorme diversità di caratteristiche, a diventare l’erede di Zirkzee. Bilancio di tre partite dell’ex Velez da centravanti titolare: con l’Udinese una conclusione timida e un abbozzo di rovesciata, col Napoli una palla-gol nitida sprecata con un tiretto innocuo, con l’Empoli una frustata da fuori area che ha sorvolato la traversa. Poca roba insomma: e in ogni caso non roba da bomber. "Ricorda che è nei momenti più difficili della tua vita che Dio ti è più vicino – ha scritto Santiago nel dopo gara su Instagram –. Forza Bologna, tutti insieme per lo stesso obiettivo". Detto che Lassù è lecito ritenere che abbiano preoccupazioni più grandi della sterilità offensiva del Bologna di Italiano, nell’orticello di Casteldebole il problema si pone.

E si pone anche perché quello che dovrebbe essere il titolare designato, quel Dallinga appena acquistato dal Tolosa per 15 milioni (più altri potenziali 3 di bonus), sabato sera nell’ultima mezzora ha trotterellato per il campo alla ricerca della mattonella perduta dal momento che Italiano, sorprendendo un po’ tutti, lo ha piazzato alle spalle di Castro nell’inedito ruolo di rifinitore sotto punta.

E così per un buon terzo di partita il terminale offensivo per i teorici cross dalle fasce era Castro, alto appena 178 centimetri, mentre la torre Dallinga, uomo d’area puro, girava largo in una posizione che non è parsa la più congeniale alle sue caratteristiche. "Serata frustrante ma andiamo avanti" ha scritto l’olandese a fine gara su Instagram. Frustrante per tutto l’attacco rossoblù in effetti è non avere ancora segnato, in tre giornate di campionato, un gol su azione, dal momento che sia quello di Orsolini con l’Udinese che quello di Fabbian con l’Empoli sono arrivati su calci da fermo o su sviluppo da palla inattiva. E non è che l’ingresso di Odgaard, sia con il Napoli che con l’Empoli, abbia cambiato in meglio il fatturato. Colpa dunque degli attaccanti in panne? No, perché gli attaccanti che segnano anche quando la squadra non gira questo Bologna non li ha.

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