Baroni, Thiago Motta e Palladino. Ora per Italiano gli esami da grande

Alla ripresa si apre un tour de force dove il Bologna sfiderà tante big, con in mezzo Champions e Coppa Italia

15 novembre 2024
Baroni, Thiago Motta e Palladino. Ora per Italiano gli esami da grande

Vincenzo Italiano, 46 anni: il suo Bologna fin qui ha ottenuto 18 punti (Alive)

I conti iniziano a tornare: il Bologna è pronto per gli esami di maturità. Con 18 punti dopo 12 giornate, Italiano ha messo in carniere gli stessi punti di Thiago Motta un anno fa, nonostante manchi all’appello la gara rinviata con il Milan.

C’è una differenza: il calendario. Un anno fa, di questi tempi, i rossoblù avevano già affrontato Milan, Juventus, Napoli, Inter, Lazio e Fiorentina e vedevano il calendario in discesa sul finale di girone di andata. Questa volta, buona parte degli scontri diretti che diranno se il Bologna possa essere davvero da corsa in una serie A ancora senza padrone e che ha alzato il livello nella parte medio alta sono ancora da giocare: sono alle porte.

Si comincia con la ripresa e sarà un vero tour de force, che porterà i rossoblù a giocare al ritmo di una partita ogni tre giorni fino al 15 dicembre, senza respiro. Domenica 24 i rossoblù torneranno all’Olimpico, per affrontare la Lazio di Baroni, la sorpresa di questo inizio di stagione insieme alla Fiorentina di Palladino. Il match, per giunta è in programma come posticipo domenicale, nonostante i rossoblù saranno impegnati in Champions mercoledì con il Lille, in un match in cui si giocheranno il tutto per tutto per l’Europa. Il 30 novembre e il 3 dicembre, Venezia in campionato e Monza in Coppa Italia. Poi, il 7 ecco il faccia a faccia allo Stadium con la Juventus di Thiago Motta. Poi il Benfica a Lisbona l’11 e la Fiorentina il 15 al Dall’Ara, per chiudere il tour de force. Solo a questo punto il Bologna avrà una settimana di lavoro pieno, scampando al ritmo di partita, defaticante, rifinitura, prima di andare a Torino. All’appello manca l’Inter di Inzaghi: l’incrocio correrà il 15 gennaio, quando sarà già iniziato il girone di ritorno, a causa degli impegni nerazzurri in SuperCoppa, tre giorni dopo il match casalingo con la Roma.

Insomma il Bologna è tornato, ma deve dimostrare di saper tenere il passo con le big, per dimostrare di valere la lotta per l’Europa anche in questa stagione. Anche perché a differenza dello scorso anno, Napoli e Lazio non hanno toppato la stagione e la Fiorentina si sta candidando al ruolo di sorpresa. Il Bologna ha fin qui affrontato solo Napoli e Atalanta, del gruppo delle così dette big, raccogliendo un punto. Italiano ha però saputo mettere a frutto il calendario in discesa della prima parte per dare alla squadra una nuova identità e una nuova veste tattica, con il passaggio al 4-2-3-1. Karlsson ha battuto un colpo, Pobega ha lanciato un paio di segnali molto confortanti: il tecnico ne aspetta altri da Dallinga, Casale e Dominguez, perché l’emergenza infortuni è sempre presente e alle porte c’è un ciclo da 7 partite nel prossimo mese e da 15 partite da qui a fine gennaio.

A Casteldebole intanto la squadra ha ripreso gli allenamenti: ai box Ndoye, Aebischer ed El Azzouzi, l’obiettivo è ritrovare Erlic per la Lazio.

Marcello Giordano

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