Bologna, con l’Empoli è già un bivio. Italiano aspetta risposte dai suoi

La gara di domani darà il polso sul gruppo e inciderà sulla sosta: il tecnico spera in un riscatto dopo Napoli

di MASSIMO VITALI -
30 agosto 2024
Bologna, con l’Empoli è già un bivio. Italiano aspetta risposte dai suoi

Vincenzo Italiano, 46 anni: domani cerca la prima vittoria con il Bologna (Schicchi)

Empoli da, Empoli toglie: ma per il Bologna non è mai una partita qualunque. Lo scorso 15 marzo, col gol da tre punti al 94’ di Fabbian, il viaggio a Empoli diede al Bologna la certezza di essere un gruppo in piena e legittima corsa per un posto in Champions. Domani, quando la scena si sposterà al Dall’Ara, c’è un Bologna-Empoli che darà il polso dello stato di salute di un gruppo nuovo, fin qui modellato tra mille difficoltà da Vincenzo Italiano (i tanti infortuni e un mercato non particolarmente incisivo), ma chiamato a dare una risposta convincente dopo i tre cazzotti allo stomaco di Napoli che hanno lasciato il segno. Dire che il Bologna-Empoli di domani sia già un bivio non è un’allucinazione da solleone.

E’ un bivio che può incanalare il Bologna di Italiano nel binario delle certezze, purtroppo non coronate da gol su azione, esibite alla prima di campionato con l’Udinese oppure spingerlo, in caso di mancata vittoria, sul terreno scivoloso dell’insicurezza e delle polemiche, scenario infausto che toccherebbe portarsi dietro per le due settimane della sosta di una serie A che dopo il weekend lascerà spazio agli impegni delle nazionali.

Non che i recenti inizi a queste latitudini siano stati tutti rose e fiori. Thiago Motta, quando due anni fa planò sulla panchina rossoblù alla settima giornata, raccolse un solo punto nelle sue prime quattro partite (e curiosamente la prima, il 17 settembre 2022, fu proprio un Bologna-Empoli 0-1 deciso da un gol di Bandinelli). Lo stesso Motta, che pure dodici mesi dopo poteva contare sulla conoscenza approfondita del gruppo, un anno fa cominciò il campionato perdendo in casa col Milan (0-2), pareggiando sul campo della Juve (1-1), battendo il Cagliari al Dall’Ara nei minuti di recupero (2-1) e strappando un punto sul campo del Verona (0-0). Italiano è fermo al punto conquistato all’esordio con l’Udinese, un pari che sarebbe stata una sonante vittoria senza gli sprechi diffusi in zona gol, e al capitombolo senza attenuanti di Napoli, dove il Bologna ha fatto scena muta sia nella fase offensiva che in quella difensiva, denunciando un preoccupante crollo di concentrazione nel finale.

Morale: mettendo nel conto anche le amichevoli vere del precampionato il Bologna di Italiano nell’ultimo mese ha battuto solo una squadra di serie B, il Sudtirol (1-0), il 3 agosto nel triangolare di Bolzano. Vincere allena l’abitudine a vincere, specie in un gruppo che con Motta aveva proprio nel dna vincente il suo tratto genetico più riconoscibile. Italiano sta lavorando duro per inculcare questa mentalità nel gruppo e per fargli assorbire le nuove linee di un gioco che solo una lettura un po’ superficiale può considerare ‘simile’ a quello del suo predecessore: a queste livelli bastano due note cambiate sullo spartito e il rischio di fare stecche, nella fase inziale, è altissimo.

Empoli allora, che anche per Italiano non è un avversario comodo. Nelle sue tre stagioni alla Fiorentina il tecnico siciliano in campionato lo ha battuto una sola volta, completando lo score con 3 pareggi e 2 sconfitte.

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