Bologna ferma il Napoli: Italiano orgoglioso della squadra, quarto posto solitario
Bologna conquista un punto prezioso contro il Napoli, mantenendo il quarto posto in Serie A. Italiano elogia la squadra.

Bologna conquista un punto prezioso contro il Napoli, mantenendo il quarto posto in Serie A. Italiano elogia la squadra.
Il rammarico: "Peccato per quella palla capitata alla fine sul piede di Castro: era una palla da tre punti".
Il motivo d’orgoglio: "Anche oggi una grande reazione, nella ripresa siamo stati strepitosi".
L’auspicio: "Dobbiamo tenerci stretto questo atteggiamento da qui alla fine, perché il calendario è difficile, ma se penso che abbiamo messo alle corde la squadra che fino alla fine lotterà per lo scudetto...".
Se ci pensa Vincenzo Italiano è un allenatore felice. Primo tempo del Napoli, ripresa del Bologna: ma chi è andato più vicino a prendersi i tre punti è stato proprio un Bologna che torna a occupare in solitaria il quarto posto, con piena vista Champions.
Lo fa al termine di una sfida ad altissimo coefficiente di difficoltà. Diciamola meglio: se questo era un esame di maturità i rossoblù sono stati promossi a pieni voti. "Nel primo tempo meglio loro – ammette Italiano –. Ma nel secondo tempo siamo stati grandiosi, abbiamo avuto un atteggiamento davvero arrembante. Poiché affrontavamo una squadra forte ci prendiamo questo punticino e lo aggiungiamo alla nostra classifica, dando continuità ai nostri risultati".
Un punticino che in realtà è un puntone: o forse sono due punti in meno. "Se al novantesimo Santi fosse stato più reattivo quella palla l’avrebbe buttata dentro", dice Italiano. Ma nessuno è perfetto e tantomeno può esserlo un Castro uscito di fresco dal tunnel dell’infortunio patito due settimane fa in nazionale.
Verranno giorni migliori per Dallinga e Castro e adesso verrà in calendario complicatissimo per i rossoblù: domenica il viaggio in casa Atalanta, a Pasqua la sfida al Dall’Ara con l’Inter.
"L’ho detto ai ragazzi a fine partita – rivela Italiano –. Devono essere questi l’atteggiamento e lo spirito da portare in campo nelle prossime partite. Da qui alla fine affronteremo le migliori, ma intanto questo ciclo lo abbiamo iniziato nel modo giusto, mettendo alle corde un Napoli che ha una qualità altissima".
Ecco perché Italiano si dice "orgoglioso di questi ragazzi: e fico loro bravi tutti".
Compresi quelli che non recitano sempre il ruolo da protagonisti. "Prendete Aebischer – aggiunge il tecnico –. Ha saputo che avrebbe giocato tre minuti prima del calcio d’inizio (per il guaio muscolare di Ferguson, ndr) ma si è comportato da grandissimo professionista. Ma io vedo anche un Dominguez che entra alla fine ed è felice perché vince un contrasto e un Fabbian che rimette in piedi Castro per mandarlo subito a pressare".
Segnali di un gruppo che funziona che è una meraviglia. Ah, quasi dimenticavamo Freuler.
"A trentatré anni mica si è vecchi, vecchio sono io – scherza il tecnico –. Remo mi stupisce per la qualità e la quantità che sa mettere ogni volta in campo". Non lo stupisce invece il popolo rossoblù.
"Venendo al campo una settimana fa i tifosi ci hanno lasciato uno striscione che è anche un messaggio: uno per tutti e tutti per uno. Loro sono il nostro dodicesimo uomo in campo e hanno un’energia che i miei calciatori sentono. Se questo è uno dei migliori Bologna di sempre? Parliamo di un club che ha una curva intitolata a Bulgarelli e che ha visto tra le sue fila Baggio e Signori...".
Benedetta umiltà.
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