Bologna in ascesa: Vincenzo Italiano guida la squadra verso Champions e Coppa Italia

Il Bologna di Vincenzo Italiano punta al piazzamento Champions e alla finale di Coppa Italia, con un progetto di crescita ambizioso.

di MARCELLO GIORDANO
10 aprile 2025
Vincenzo Italiano esalta il Dall’Ara dopo il pari con il Napoli, lunedì sera

Vincenzo Italiano esalta il Dall’Ara dopo il pari con il Napoli, lunedì sera

Ha raccolto un’eredita scomoda, scomodissima. Ha sfruttato estate e autunno per seminare il suo credo, convincere i rossoblù a seguirlo e che nonostante gli addii di Motta e pedine chiave come Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers il nuovo Bologna avesse le carte in regola per ripetersi: anzi, per fare meglio. Si è preso il Bologna con un cambio modulo e il passaggio al 4-2-3-1, reinventandosi Odgaard trequartista prima e Ferguson mediano poi. Era tredicesimo, il Bologna, dopo sette giornate: domenica, a Bergamo, si giocherà il terzo posto.

Rossoblù in ascesa, Italiano ha compiuto un capolavoro di gestione. Tutti coinvolti, tutti utili, tutti utilizzati, chi più chi meno. Tutti pronti all’uso. Arriva il tempo di raccogliere, quanto di buono seminato: in questo aprile, il Bologna si gioca tanto, se non tutto. Il piazzamento Champions e la finale di Coppa Italia passano da Bergamo, dalle sfide casalinghe con Inter (campionato) ed Empoli (semifinale di ritorno) e dalla trasferta di Udine, per poi provare a completare l’opera in maggio con Juventus, Milan, Fiorentina e Genoa, oltre che con l’eventuale finale di Coppa. Ha gestito un Bologna in emergenza fin dal principio, Italiano, che tra infortuni e squalifiche ha avuto la squadra al completo solo con la Lazio: l’emergenza è tornata a mordere e alla sua capacità di scegliere e tenere tutti sulla corda dovrà tornare ad attingere. Non solo a quella.

La storia di Italiano racconta che fin dall’inizio della sua gavetta in panchina, ha sempre portato le squadre in grande condizione al finale di stagione: playoff vinti in serie D con l’Arzignano, stesso discorso col Trapani in C e con lo Spezia in B, per non parlare delle finali disputate di Coppa Italia e Conference con la Fiorentina. Si sta ripetendo. Il Bologna è la squadra che sta meglio, che ha raccolto più punti da situazioni di svantaggio e che anche nell’ultimo turno ha messo alle corde il Napoli venendo fuori alla distanza con un secondo tempo arrembante e tambureggiante. Ha fatto a meno di Orsolini per quasi due mesi, di Odgaard per uno, di Ferguson fino a dicembre, con El Azzouzi rientrato solo nella seconda parte di stagione ed Aebischer fuori per quasi 4 mesi. Dovrà fare a meno per 3 settimane di Odgaard, Ferguson e per un altro paio di Calabria. Si appresta a recuperare Castro, pedina chiave.

Ma la chiave è soprattutto lui, Vincenzo Italiano, che si è preso Bologna e il cuore dei bolognesi. Ma pure gli apprezzamenti di Milan, Napoli e Juventus. Ha un contratto fino al 2026. "E c’è tutta la mia disponibilità di parlare di rinnovo", ha detto nelle ultime settimane. Il Bologna ha preso la palla al balzo e martedì ha incontrato i suoi agenti, ribadendo l’intenzione di parlare di prolungamento, ritenendolo l’uomo giusto al momento giusto. Il momento giusto per riparlarne e concretizzare sarà a fine stagione, una volta che saranno chiare le prospettive e i risultati raggiunti che possono cambiare le prospettive di tecnico e giocatori. Intanto il Bologna si è mosso spedendo un segnale chiaro ad ambiente e squadra, sulla volontà di proseguire il progetto e il cammino di crescita tracciati, per alimentare le motivazioni in questo segnale di stagione.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su