Bologna-Inter: sfida cruciale per l'Europa e incroci di mercato
Bologna e Inter si affrontano in una gara decisiva per la corsa all'Europa e con importanti risvolti di mercato.

Il Dall’Ara si prepara a dare la spinta a un Bologna che deve riprendere a correre dopo la sconfitta di Bergamo che ha interrotto un percorso virtuoso (Schicchi)
La notizia era nell’aria da settimane e da giovedì sera è ufficiale: si stringono le porte per l’Europa tanto per il Bologna quanto per le squadre italiane. Con l’uscita di scena della Lazio in Europa League, con Betis e Bilbao che proseguono il cammino nelle rispettive competizioni, la Spagna taglia fuori aritmeticamente l’Italia dalla corsa al secondo posto del ranking che assegna posto in più per le prossime competizioni europee.
Ergo, l’Italia avrà 4 rappresentanti in Champions, una in Europa League e una in Conference nella prossima stagione: il che significa che la gara con l’Inter diventa cruciale per rimanere a contatto della Juventus quarta e per provare ad accorciare sull’Atalanta (impegnata con il Milan), ma pure per difendersi dal ritorno di Lazio e Roma, a -1 e -3, ma anhe da Fiorentina e Milan, che dovendo ancora giocare lo scontro diretto con i rossoblù nel rush finale non possono essere considerate fuori portata.
Anche per questo Italiano proverà a recuperare gli acciaccati e a schierare un Bologna simile a quello impiegato con il Napoli, con un Castro in più: per giocarsela e provare a sfruttare l’eventuale stanchezza post Bayern della squadra di Inzaghi.
Squadra di Inzaghi che a Bologna perse uno scudetto nel 2022, quasi tre anni fa esatti: correva il 27 aprile quando la papera di Radu costò il ko per 2-1 siglato da Sansone. L’anno successivo, sarebbe stato Orsolini a punire i nerazzurri, mentre nell’ultima stagione la squadra di Inzaghi si è imposta con una rete di Bisseck spezzando il tabù Dall’Ara.
Sarà una gara con vista sugli incroci di mercato: passati e futuri. Perché in casa rossoblù spera in una maglia da titolare Fabbian, sui quali i nerazzurri hanno un’opzione di recompra da 12 milioni da esercitare entro fine giugno.
Dall’altra parte c’è l’ex Arnautovic, che lasciò il Bologna dopo una prima stagione tormentata dagli infortuni e da un rapporto non semplice con Motta, che avrebbe poi guidato i rossoblù in Champions.
Ma non è finita. In estate, i nerazzurri sondarono il terreno per Ndoye, che piace anche a Napoli e Juventus: Ndoye segnò il primo gol italiano ai nerazzurri a San Siro in Coppa Italia un anno fa. Ha segnato pure al Napoli, due volte, e alla Juventus all’andata. Lo svizzero segna a chi lo corteggia e allora in casa rossoblù ci si augura si ripeta.
Segna a chi lo corteggia pure Castro, in gol all’andata a San Siro e con i riflettori puntati, essendo ritenuto dalla dirigenza nerazzurra l’erede di Lautaro Martinez. Un anno fa Calafiori e Zirkzee furono dati per venduti alle italiane prima del tempo, ma il prezzo stabilito dalla dirigenza li portò poi in Inghilterra e non è escluso che possa accadere lo stesso, visto che il Bologna valuta intorno ai 50 milioni i suoi gioielli.
Ma questo si vedrà e dipenderà anche dal finale di stagione del Bologna, in base a come terminerà la corsa Champions. Di certo c’è che l’Inter ha preso informazioni anche dagli entourage di Beukema e Lucumi (come il Napoli e diversi club stranieri).
Ma pure il Bologna ha fatto lo stesso: perché piacciono gli attaccanti Sebastiano e Pio Esposito, ma pure Asllani per la mediana, che fu sondato a gennaio, come il centrale difensivo Akinsanmiro (20), in prestito alla Sampdoria.
Sarà sfida anche in chiave mercato: ma prima di tutto conteranno i tre punti, con l’Inter chiamata a un altro crocevia pasquale al Dall’Ara e i rossoblù a caccia di punti per l’Europa.
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