Bologna, lavori in corso. Thiago traccia la rotta
Deve insegnare il suo calcio agli ultimi arrivati, ma le big non fanno più paura
Squadra che concede poco e che poco costruisce in attacco. Sembrerebbe la radiografia di un Bologna con la coperta corta e invece è solo la parzialissima fotografia scattata, dopo 450 minuti, a un gruppo che ancora non conosce le effettive potenzialità, perché sta vivendo una fase inevitabile di cambiamento. Quando a luglio uscì il calendario a nessuno sfuggì che Milan, Juventus e Napoli piazzate nelle prime cinque giornate fossero avversari ingombranti. Oltretutto allora non si poteva sapere che il grosso del mercato sarebbe stato fatto alle ultime curve e che quelle tre big Thiago le avrebbe affrontate con la scuola guida ancora aperta. Un anno fa le prime cinque giornate di campionato rappresentarono il passo d’addio di Mihajlovic, che si congedò con un bottino di 3 punti. Oggi Thiago ha raddoppiato il fatturato ma, quel che più conta, si trova a plasmare un gruppo ricco sì di potenzialità, ma ancora a corto di verifiche. Due certezze: 1) il Bologna è solido e compatto e non presta il fianco agli attacchi altrui; 2) la salvaguardia della propria porta ha reso per ora più lontana quella degli altri. Work in progress. Aspettando Monza ed Empoli, che andranno affrontate con mezza difesa ko.
Massimo Vitali
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