Bologna, rimonta di cuore e istinto: Ndoye segna ancora contro il Napoli

Il Bologna di Vincenzo Italiano difende il quarto posto con un pareggio contro il Napoli, grazie a un gol di Ndoye.

di MARCELLO GIORDANO
8 aprile 2025
Il Bologna di Vincenzo Italiano difende il quarto posto con un pareggio contro il Napoli, grazie a un gol di Ndoye.

Il Bologna di Vincenzo Italiano difende il quarto posto con un pareggio contro il Napoli, grazie a un gol di Ndoye.

D’istinto, impeto e cuore. Altra rimonta del Bologna, questa volta non vincente. Utile però a difendere il quarto posto in solitaria. Altro gol di Dan Ndoye, che non si ferma più: ottavo sigillo stagionale e questo è bellissimo, di tacco, sul cross basso di Odgaard: "Potevo prenderla solo così, la palla. Di tacco, è stato un gesto di istinto, è venuto fuori un bel gol, sono contento". Gol bellissimo di istinto, ma pure di testa. Frutto di una variazione che nel primo tempo non si è mai vista e che nella ripresa ha mandato all’aria i piani del Napoli: con Odgaard a svariare e Ndoye, che faticava a trovare spazi con Di Lorenzo, a tagliare e fare a fetta la difesa del Napoli. Cuore e testa. Ma pure impeto di un Bologna arrembante, in un Dall’Ara sempre più fortino. Dopo sei vittorie consecutive casalinghe, arriva un pareggio che vale tanto e che conferma una volta di più come il Bologna di Vincenzo Italiano non molli mai e trovi le chiavi per entrare anche nelle partite più sofferte. E dire che nel primo tempo il Napoli aveva messo in scacco i rossoblù. Ma il Dall’Ara è spazio magico dove tutto può accadere: "Atmosfera speciale, è stato bellissimo", chiosa Ndoye.

E su questo tema attacca Remo Freuler: "Qui abbiamo una spinta in più. I nostri tifosi ci sostengono ovunque e qui e in una serata come questa non potevamo mollare. E’ un punto prezioso, perché ci aspettano altre partite importanti e difficili su campi complicati, a partire dalla prossima a Bergamo". Sarà la sua partita, Bergamo è stata casa sua e gli è rimasta nel cuore. Sarà scontro diretto per il terzo posto e Freuler conosce una sola strada per provare a uscirne indenne: "Dovremo avere la voglia di giocare che abbiamo dimostrato nel secondo tempo sempre. A Bergamo non sarà facile, ci prepareremo bene. Guardiamo a noi stessi, pensiamo al nostro bel gruppo senza dimenticare il nostro segreto: divertirci in campo".

Si è divertito nella ripresa, quando ha sfiorato l’ennesimo show e il colpo da tre punti, sfumato con Castro. Ma ha pure saputo soffrire. Perché oltre all’istinto, all’impeto e al cuore, questo Bologna ha tanta testa e capacità di letture. Quella decisiva, per lo sviluppo della ripresa e ribaltare l’inerzia, secondo Michel Aebischer è soprattutto una: "Sia noi che il Napoli giochiamo su duelli a tutto campo e quello su Lukaku è stato determinante. Nella ripresa Beukema li ha vinti praticamente tutti e considerato che gli avversari si appoggiavano a lui per ripartire, abbiamo preso il controllo del ritmo. E’ stato un grande secondo tempo. Peccato, ci è mancato solo il secondo gol".

Il rammarico, per Aebischer, non è tanto nell’errore finale di Castro: "Ripenso al mio tiro a fine primo tempo: lo avevo visto dentro. Peccato, ma dobbiamo lavorare sulla sofferenza del primo tempo". Sofferenza che lo ha coinvolto: buttato dentro a freddo, dopo l’infortunio di Ferguson, pure Aebischer inizialmente ha girato a vuoto, come tutto il Bologna, per poi iniziare a trovare le misure e riannodare il filo del gioco: altro esame di maturità superato bene.

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