Bologna, Saputo di forza con la Juve. Cittadinanza onoraria, oggi via all’iter

Joey non ha digerito l’affare Thiago e la corte bianconera a Calafiori: e ora ha la capacità per poter dire ’no’

di MASSIMO VITALI -
24 giugno 2024
Bologna, Saputo di forza con la Juve. Cittadinanza onoraria, oggi via all’iter

Bologna, Saputo di forza con la Juve. Cittadinanza onoraria, oggi via all’iter

Bologna, 24 giugno 2024 – Calafiori? Non se ne parla nemmeno. Kean come parziale contropartita? Idem con patate. Zirkzee? Parlate col suo agente. Manovra di disturbo per Holm? Noi (Bologna) andremo avanti per la nostra strada. La notizia è che a Casteldebole è cambiato il vento e da un mese a questa parte siamo al muro contro muro con la Juve. La sudditanza nei confronti della Signora il Bologna di Saputo in realtà non l’ha mai avuta: semmai una non celata ammirazione, quando dieci anni fa Joey inaugurò la sua avventura nel calcio italiano e cercava, proprio nel feudo degli Agnelli, un modello di gestione a cui ispirarsi. L’ammirazione si è trasformata, negli anni, nella coltivazione di buoni rapporti reciproci. Ma poi un mese fa è arrivato il terremoto Thiago e tra Casteldebole e Vinovo è sceso il gelo.

Saputo e i dirigenti rossoblù non hanno ancora digerito il rospo del flirt di Motta con la Juve consumatosi nei mesi caldi in cui il Bologna sul campo inseguiva il traguardo Champions e Thiago in sala stampa ripeteva il solito ritornello: "Quando ci saranno novità sul mio futuro ve le comunicheremo". E invece all’atto pratico le ‘novità’ le ha comunicate unilateralmente Motta al club alla vigilia dell’ultima fatica col Genoa. Saputo è stato l’ultimo ad arrendersi, nonché l’ultimo a credere che fosse ancora possibile allungare il matrimonio con lo ‘stranino’. Sta di fatto che quando anche Joey ha capito che il fine corsa era stato (da Motta) deciso da mesi il Bologna è diventato un corpo unico. Da Saputo a Fenucci, da Sartori a Di Vaio, a Casteldebole si è levato un solo grido: non passa il bianconero. Specie se l’intento della Signora è quello di ‘saccheggiare’ la gioielleria rossoblù a prezzo di saldo. Ci ha provato la Juve a offrire 30 milioni per Calafiori prima che partisse il circo di Euro 2024. Ma il ‘Cobra’, alias Giovanni Sartori, non ha avuto nemmeno bisogno di assestare il morso fatale: si è girato dall’altra parte sparendo nei meandri del mercato. Partita chiusa quella tra Calafiori e la Juve? Ad oggi sì, dopo che anche l’ad Fenucci ha dichiarato che "abbiamo comunicato al suo agente che il Bologna non intende cederlo". Ci proveranno semmai, a fine Europeo, le inglesi (il Tottenham su tutte) ma mettendo sul piatto una cinquantina di milioni.

E la Juve? Oggi per il ruolo di terzino sinistro ha dirottato le sue attenzioni sul brasiliano Wendell. Di sicuro Casteldebole ha voltato le spalle all’ipotesi Kean, attaccante bianconero il cui approdo in rossoblù avrebbe ‘ammorbidito’ l’esborso per Calafiori. E ha fatto spallucce anche al tentativo bianconero di inserirsi nella trattativa con lo Spezia per Holm, un’idea di acquisto del cartellino con successivo parcheggio al Genoa che sapeva tanto di manovra di disturbo. Forse un giorno torneranno i buoni rapporti. Ma la ferita Thiago ancora sanguina e non sarà rimarginata in fretta. Non in questo mercato, in cui Bologna e Juve continueranno a guardarsi in cagnesco.

Quanto a Saputo, per diventare ancora più bolognese opporsi alla Juve è un ottimo biglietto da visita. Il resto lo farà il consiglio comunale. Oggi, su proposta del sindaco Lepore, ci sarà una commissione consiliare che fa partire l’iter per il conferimento a Joey della cittadinanza onoraria: il voto sarà, invece, il primo luglio.

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