Lo sprint Champions e Juve. Bologna Udinese: le probabili formazioni

Terzo posto a tre punti, ma per raggiungere Allegri e conquistare almeno la Conference League, Thiago deve battere i friulani di Cannavaro

di MASSIMO VITALI -
27 aprile 2024
Thiago Motta, allenatore del Bologna

Thiago Motta, allenatore del Bologna

Bologna, 28 aprile 2024 – Allungo Champions, fuga per la vittoria, scatto finale: perfino volata per il terzo posto, dopo che la Juve, ieri fermata in casa dal Milan (0-0), adesso dista solo tre lunghezze. La verità è che qualsiasi etichetta si scelga per Bologna-Udinese sarebbe ingenerosa per Motta e i suoi ragazzi.

Come si può chiedere di accelerare a una squadra che ha perso solo una delle ultime 13 partite (il 9 marzo con l’Inter) e che in questo lasso di tempo ha razziato 30 punti (meglio, di nuovo, hanno fatto solo i nerazzurri)?

Avversario più indicato dell’Udinese per testimoniare il ritmo mostruoso che il Bologna di Thiago sta tenendo da un anno e mezzo a questa parte in campionato non c’è. Ricordate la riflessione che Giovanni Sartori, dopo il balbettante esordio della gestione Motta, fece nell’ottobre 2022 di fronte a un’Udinese che con Sottil aveva cominciato la stagione lancia in resta?

Bologna Udinese probabili formazioni
Bologna Udinese probabili formazioni

"Guardando i due organici non riesco a capacitarmi dei tanti punti di differenza in classifica che ci sono tra noi e loro", disse l’uomo mercato rossoblù. Dopo il ko col Napoli (2-3 al Maradona) alla decima giornata in effetti i rossoblù avevano 7 punti contro i 21 dei friulani. Ebbene: dalla vittoria col Lecce (2-0) nella giornata successiva a quella di qualche giorno fa all’Olimpico con la Roma il Bologna ha macinato 109 punti contro i 53 dei friulani.

In quasi due campionati, insomma, il Bologna di Motta in classifica ha doppiato un’Udinese che da tempo ha smesso di essere il modello virtuoso di fabbrica di talenti che è stata per larga parte dell’era Pozzo e che tra il 2010 e il 2013 Francesco Guidolin trascinò, nell’ordine, a un quarto, un terzo e un quinto posto in campionato.

Ora quarto è stabilmente il Bologna, con la Juve acciuffabile al terzo posto in caso di vittoria oggi (e tra due settimane ci sarà l’atteso scontro diretto al Dall’Ara), senza contare che i tre punti stasera darebbe la certezza aritmetica di poter fare una coppa, a ventidue anni di distanza dall’ultima apparizione.

E l’Udinese? I friulani in questo momento sarebbero addirittura in B, condannati dai gol al fotofinish (è successo sia col Verona che nel recupero con la Roma) e da una scriteriata gestione degli allenatori, che ha avvicendato Sottil, Cioffi e il neoarrivato Cannavaro. Da questo tourbillon i Pozzo non hanno cavato un ragno dal buco e il prossimo a pagarne le conseguenze rischia di essere il diesse Balzaretti. Considerato lo spessore degli avversari e la collocazione delle cinque partite che restano da giocare (Udinese e Juventus al Dall’Ara, Torino, Napoli e Genoa in trasferta) quella con i friulani appare come la più scomoda, perché costringerà i rossoblù a snidare una squadra che si annuncia arroccata dietro, un canovaccio non molto dissimile da quello adottato dal Monza, con cui finì 0-0.

Vallo a spiegare ai ventisettemila di un Dall’Ara vestito a festa (annunciata una maxi coreografia), che già pregustano il viaggio nella coppa dalle grandi orecchie e insieme l’aggancio alla Juve. Magari già questa sera.

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