L’attaccante ha nel mirino Schiavio. Orso da viaggio, un gol ed è storia
Può agganciare due giganti come Angiolino e Cervellati. Più in alto solo Pivatelli, Pascutti e Reguzzoni
Il bomber da viaggio oggi mette nel mirino la storia. Provaci ancora Orso lontano dal Dall’Ara: fin qui sono 30 i gol segnati dall’attaccante rossoblù in trasferta. E adesso a Riccardo Orsolini ne basta uno per agguantare in un colpo solo due giganti come Angiolino Schiavio e Cesarino Cervellati, che in questa speciale classifica dei gol segnati lontano da casa lo precedono appaiati a quota 31.
Più in alto sta solo la leggenda: a quota 40 c’è Gino Pivatelli (l’unico ancora vivente, con un po’ di fortuna lo si può incontrare in zona Riva Reno), a 48 figura Ezio Pascutti e Carlo Reguzzoni domina dall’alto dei suoi 50 gol.
E’ bello passeggiare tra i miti della storia. Ancora più bello per Orsolini ricalpestare a due settimane di distanza le zolle dell’Olimpico. Il 10 novembre, prima della sosta, dopo aver fatto ammattire il suo controllore Angelino lo ha reso compartecipe, suo malgrado, di uno dei tre gol con cui i rossoblù hanno steso la Roma. Risultato: terza vittoria di fila dei rossoblù in campionato e quarto gol consecutivo di Orsolini. Oggi Orso torna sul luogo del delitto (calcistico), sperando di riservare lo stesso trattamento alla Lazio. Con i biancocelesti all’Olimpico ha segnato solo uno dei 30 gol che ne fanno un prolifico bomber da trasferta.
Accadde il 20 maggio 2019 in un 3-3 che fu il sigillo aritmetico alla salvezza trionfale, con decimo posto, conquistata dal Bologna di Sinisa Mihajlovic, uno che oggi avrà eccellenti motivi per guardare da Lassù quella che per mille ragioni è la ‘sua’ partita.
Il buon Sinisa di sicuro avrà un occhio di riguardo anche per Orsolini, con cui si divertiva ad usare, anche in pubblico, carota e bastone. Italiano invece con Orso ha usato la pazienza dell’allenatore che sa leggere i numeri, dandogli fiducia anche quando la macchina da gol pareva essersi inceppata. Ma era solo la ripetizione di uno schema già noto a queste latitudini. Orsolini ogni anno parte col freno a mano tirato, ma poi quando si sblocca vale anche per lui la ‘teoria del ketchup’ enunciata ieri dal tecnico rossoblù a proposito di Dallinga: saltato il tappo dell’astinenza i gol arrivano a valanga, e nel suo caso in sequenza.
Se oggi dovesse arrivare il quinto Orso diventerebbe il quarto calciatore rossoblù ad andare in rete per 5 partite successive in serie A da quando si assegnano i tre punti alla vittoria, eguagliando Roberto Baggio, Julio Cruz e Marco Di Vaio.
Orso ci proverà, quasi certamente dal primo minuto: difficile immaginare che Italiano lo preservi per il Lille, considerato quanto sia strategico il classe ‘97 di Rotella nell’economia dell’attacco rossoblù. E allora provaci ancora Orso. Magari sfidando a distanza quello Zaccagni che fino alla svolta tattica di Spalletti in azzurro era un ‘competitor’ per una maglia in nazionale. Le cose cambiano in fretta. Ma Orsolini per il Bologna resta una certezza.
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