Lazio Bologna, le probabili formazioni e dove vederla in tv

La sfida dell’Olimpico di questa sera può avvicinare la vetta: "Bologna, guarda lassù”. Un gruppo sano: "In campo ho tre-quattro allenatori, non solo De Silvestri"

di MASSIMO VITALI
24 novembre 2024
La sfida dell’Olimpico può avvicinare la vetta: "Bologna, guarda lassù"

Vincenzo Italiano, 46 anni, è l’allenatore del Bologna dall’estate. La sua squadra è reduce da tre vittorie consecutive, una proprio all’Olimpico (Schicchi)

Bologna, 24 novembre 2024 – La notizia è che Vincenzo Italiano va di fretta. Non in sala stampa, dove anche ieri si è concesso senza veli e, soprattutto, senza far muro davanti alle numerose domande: Italiano va di fretta in classifica.

Sentite il suo messaggio: "Rispetto a chi ci è davanti siamo un po’ in ritardo, ma fino a qualche partita fa il ritardo era grandissimo. Adesso veniamo da tre vittorie di fila e abbiamo entusiasmo: se vogliamo agganciarci a quelle che ci stanno davanti, o comunque tenere il loro passo, dobbiamo dare un seguito a questi risultati e migliorare ulteriormente le nostre prestazioni". L’idea di un Italiano che guarda alle zone nobili della classifica è un’eccellente notizia per chi non si rassegna all’idea che il Bologna, confezionata una stagione da sogno, debba rassegnarsi a un’annata di transizione, rimpianti e inutili confronti col passato.

Questa notte all’Olimpico però l’esame è di quelli tosti. La Lazio di Baroni è una macchina quasi perfetta che ha vinto 10 delle ultime 11 partite. E’ dal 2020 che i biancocelesti non sono così vicini ad accarezzare il primato, anche se oggi sfidano un Bologna che in campionato ha perso solo alla seconda giornata, nella trasferta di Napoli del 25 agosto (0-3), e che nei successivi tre mesi ha inanellato 9 risultati utili di fila. Solidità è la parola chiave: ma anche gruppo.

"Orso che a Roma mi è salito sulla spalla per festeggiare mi ha lasciato il mal di schiena – dice con il sorriso Italiano –. Ma questo è un gruppo sano. Uno per tutti e tutti per uno: e di allenatori in campo ce ne sono tre o quattro, non solo De Silvestri".

Il discorso scivola su ‘Lollo’ perché l’amuleto rossoblù (4 partite da titolare e altrettante vittorie) oggi potrebbe di nuovo spuntarla nel ballottaggio con Posch in una difesa che tra i pali perde Skorupski (influenza) e promuove Ravaglia. Ma con le tante partite ravvicinate che, tra campionato, Champions League e Coppa Italia, attendono i rossoblù da qui a fine gennaio "tutti devono stare sulla corda", avverte Italiano.

Compreso chi, in questo momento, nelle gerarchie insegue. Il pensiero corre a Dallinga, che anche oggi rischia di partire dalla panchina.

"Gli ho detto che un attaccante con le sue qualità deve vivere per il gol e provarci sempre, anche in allenamento, senza smettere di avere la fame necessaria", dice Italiano.

Postilla: "Thijs mi ha raccontato la teoria del ketchup, roba che nasce da un suo vecchio allenatore, e devo dire che mi ha convinto". Ovvero: per far uscire il ketchup a volte devi penare, picchiando sul barattolo, ma appena il ketchup esce (tradotto: arriva il primo gol) non si ferma più.

C’è anche l’angolo amarcord: "Baroni è stato mio compagno al Verona (oltre ad averlo avuto come vice allenatore quando sulla panchina dell’Hellas sedeva Malesani, ndr). In ritiro mi chiudevo nella sua stanza per farmi raccontare storie su Maradona, di cui ero tifoso sfegatato e che era stato suo compagno al Napoli. Sarà bellissimo ritrovare Baroni".

E ancora più bello sarebbe batterlo.

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