Castro o Dallinga? Questo è l’eurodilemma. Caccia al primo gol per spezzare il sortilegio

Italiano con il grande dubbio in attacco, deciderà all’ultimo: dipenderà molto da come l’argentino risponderà alle fatiche dell’Olimpico

di MARCELLO GIORDANO
27 novembre 2024
Castro o Dallinga? Questo è l’eurodilemma. Caccia al primo gol per spezzare il sortilegio

Italiano con il grande dubbio in attacco, deciderà all’ultimo: dipenderà molto da come l’argentino risponderà alle fatiche dell’Olimpico

E’ caccia alla prima vittoria europea. Ora o mai più: o il Bologna batte il Lille o è destinato a dire addio alla speranza di entrare di rincorsa dentro le 24 che si giocheranno un posto per gli ottavi ai playoff.

Ma c’è un muro da abbattere perché il sogno diventi realtà: segnare il primo gol in Champions. Già, perché il Bologna è ancora a secco nella massima competizione continentale per club, dopo il pareggio a reti inviolate con lo Shakhtar e i ko con Liverpool (2-0), Aston Villa (2-0) e Monaco (0-1). Il primo gol in Europa, lo aveva segnato Castro contro il Monaco: grande conclusione in diagonale di destro, doppio palo e rete. Peccato che Ndoye fosse in fuorigioco e avesse partecipato all’azione: gol annullato, giustamente. Anche per questo, Italiano vorrebbe ripartire da Santi, di cui ha tessuto le lodi prima e dopo il match con la Lazio, dove il numero 9 è stato gladiatorio all’interno di un match di sofferenza pura. Chiusa però con la sostituzione e l’ingresso di Holm, causa crampi. Si è sfiancato l’argentino.

E per questo Dallinga non è da considerare fuori dalla corsa alla maglia da titolare. Anzi: Castro-Dallinga è il grande dubbio della vigilia. Dalle parole di Italiano se ne evince che vorrebbe insistere su Santi, sul ‘Torito’ Castro, ovvero sulla punta che con 4 reti e 2 assist ha partecipato al maggior numero di gol dei rossoblù insieme a Orsolini (5 gol e 1 assist). "Dallinga deve stare sereno e non deve perdere fiducia. Ha avuto buone opportunità, soprattutto in Champions. Ma ci sono momenti ci sono compagni più in condizione, che stanno meglio: chi fa sport lo sa e se ne rende conto. Domani vedremo come starà Castro e poi deciderò". Parole che fanno capire come Italiano abbia in mente un titolare per la gara di domani: e quel titolare è Castro, incoronato dai numeri, dallo spirito battagliero, dalla capacità di far per sè e lavorare per i compagni, di lavorare anche nelle fasi sporche del match.

Tutti dettagli che fanno sostanza e che non sembrano nelle corde di Dallinga. Non ancora, almeno, anche se l’olandese dice di conoscersi e ha fatto una promessa al tecnico: "Thijs mi ha detto che quando si sbloccherà inizierà a segnare con continuità: mi auguro che sia come dice lui. A volte serve anche un gol di fortuna con un mezzo rimpallo, di coscia, per accendere la miccia. Ora non deve perdere fiducia". Perchè a meno che Castro non sia in condizione toccherà a lui.

In un match da dentro o fuori, non è da escludere quindi che Italiano possa puntare su un Bologna a trazione anteriore e sprema Odgaard, considerato che Urbanski potrebbe essere adattato come cambio di Ndoye a partita in corso, Iling per Orsolini, e Fabbian per il danese. E in campionato contro il Venezia, nel week end, potrà contare sui rientri di Karlsson e Dominguez, fuori dalla lista Champions. Insomma, Italiano medita di risolvere il problema del gol in Europa come l’ha risolto in Italia, prima del match maledetto contro la Lazio: condizione dei rossoblù permettendo, dopo la sfida dispendiosa dell’Olimpico e un’ora in inferiorità numerica.

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