Federico Ravaglia pronto a sfidare Atalanta e Inter: il portiere del Bologna in grande forma
A Bergamo toccherà a lui, ‘specialista’ contro le big. Thiago lo promosse con la Roma: poi i miracoli contro l’Inter e il rigore Champions

Federico Ravaglia, 25 anni: 10 presenze fin qui, di cui una in Champions (Alive)
Partite che valgono triplo, si scalda il cinno. Anzi: il cinno si è già scaldato lunedì notte col Napoli, al Dall’Ara ha preso il posto in corsa dell’infortunato Skorupski e alla fine con i suoi interventi è risultato uno dei migliori in campo. Ottimo biglietto da visita per le due gare alle porte con Atalanta e Inter, centottanta minuti di campionato da cui passerà una cospicua fetta di destino rossoblù. L’importante è che non passino palloni nella porta di Ravaglia.
C’era una volta un cinno di Castel Maggiore (cresciuto nel Progresso come Giacomo Raspadori): ma Federico Ravaglia ha dismesso quei panni da un bel po’. Venticinque anni compiuti a novembre, gli ultimi due dei quali vissuti da protagonista. Imprese in ordine sparso: ‘Fede’ ha parato un rigore a Lautaro Martinez quando il 20 dicembre 2023 il Bologna al Meazza estromise l’Inter dalla Coppa Italia e si è ripetuto con Politano l’11 maggio 2024 al Maradona nel giorno della vittoria per 2-0 sul Napoli che valse il pass per la qualificazione Champions.
E ancora: con Motta in panchina in campionato un anno fa Ravaglia ha castigato nelle vesti di titolare Roma, Fiorentina e Salernitana. In questa stagione Italiano invece gli ha dato fiducia in campionato nelle due vittorie col Monza, in quella casalinga col Lecce e nel blitz da tre punti sul campo del Torino. Anche se il campo più prestigioso di tutti resta il José Alvalade di Lisbona, dove il 29 gennaio Ravaglia ha fatto il suo debutto in Champions League tornando a casa con lo scalpo dell’1-1 con lo Sporting.
Step di crescita che già da un paio d’anni non fanno correre un brivido lungo la schiena all’allenatore quando il titolare polacco è indisponibile. Il primo ad avere la felice intuizione fu Thiago Motta, che al suo secondo anno a Casteldebole inaugurò la stagione dell’alternanza tra i pali. Risultato: Skorupski, sapendo di avere un concorrente vero, ha alzato il livello del suo rendimento e Ravaglia, sentitosi pienamente investito della fiducia del suo allenatore, ha dimostrato di essere diventato quasi un pari grado del titolare. Sembrano passati anni luce da quel 13 dicembre 2020 in cui Sinisa Mihajlovic, con Skorupski indisponibile, nel giorno di Bologna-Roma decise di affidare i guantoni a ‘Fede’ preferendolo al veterano Da Costa. Mal gliene incolse, perché quella Roma giganteggiò per 5-1 e Ravaglia finì per essere vittima di un tiro al bersaglio ingeneroso pagando anche le colpe di compagni che quel giorno non ne azzeccarono una. Ma quello era solo l’inizio del viaggio.
Le tappe successive con Frosinone e Reggina (in prestito) furono interlocutorie e forse nemmeno Gianluca Pagliuca, che aveva svezzato il giovanissimo Ravaglia, immaginava che il suo allievo, rientrato all’ovile, si sarebbe dimostrato così performante.
Occhi puntati sul Gewiss Stadium, per sfidare l’Atalanta: e a Pasqua toccherà all’Inter al Dall’Ara. Vuoi che Lautaro si sia dimenticato del cinno che lo ipnotizzò dal dischetto?
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