Champions ai titoli di coda. Lucumi segna, il Lille vince. Bologna, l’Europa ti saluta
Il primo storico gol di Jhon non basta, una doppietta di Mukau stende i rossoblù. Quarto ko di fila per Italiano, un punto in 5 gare: eliminazione ormai a un passo.
Fine del sogno. Ammesso e non concesso che il sogno di passare il turno in Champions League a Casteldebole abbia mai davvero avuto diritto di cittadinanza, adesso tocca inchinarsi ai numeri.
La Champions non è terra di conquista per il Bologna di Vincenzo Italiano, semmai è terreno di mestizia: quella che dopo il triplice fischio e l’ennesima sconfitta (la quarta in 5 partite) al Dall’Ara accompagna l’uscita dal campo di Freuler e soci, ai quali i tifosi non riservano fischi, ma un silenzio surreale carico di delusione. Il ko col Lille lancia i francesi verso il il passaggio del turno e mette il Bologna nella condizione, non ancora aritmetica, ma quasi certa, di fare ciao ciao con la manina alla qualificazione.
Ora con un punto in 5 partite i rossoblù in classifica guardano quasi tutti da laggiù, in coda a una partita in cui ancora una volta il Bologna ha dato tutto, se non fosse che quel tutto a questi livelli purtroppo non basta.
Succede quando la porta altrui per 63 minuti resta irraggiungibile come un miraggio nel deserto, e Lucumi la perfora in un lampo firmando, per quel che vale, il primo gol dei rossoblù in questa Champions: il problema è che la porta del Bologna continua a essere troppo perforabile.
Sono i rossoblù prima dell’intervallo a fare tutto da soli regalando ai francesi un ‘gollonzo’ che resterà nell’album dei peggiori ricordi come la diapositiva dell’inadeguatezza. Corre il minuto 44 quando Posch in disimpegno gioca al tiro a segno con Beukema centrando in pieno il compagno. La palla carambola su David che la scodella nel cuore dell’area per Mukau: il centrocampista si vede respinta la prima conclusione dallo stesso Posch, ma nulla può Skorupski sul secondo affondo del belga-congolese.
E’ una mazzata pesante sulla testa di un Bologna che nel primo tempo prima s’illude che Dallinga abbia scacciato il sortilegio del gol quando al 5’ infila Chevalier, ma partendo da posizione di fuorigioco (terza rete annullata per l’olandese, tra campionato e Coppa) e poi si spegne nella cantilena dei lanci lunghi, gradito cadeau per la difesa francese.
Il Lille, invece, ha tutt’altro fatturato: centra un palo su azione da corner con Alexsandro (13’) e per almeno cinque volte esalta i riflessi di Skorupski, vero Superman che con le parate evita la goleada. Il Bologna ha un sussulto nella ripresa, quando Dallinga al 58’ ha sulla testa la palla per cambiare il senso della sua stagione, ma l’incornata debole che Chevalier respinge è un monumento allo spreco. Non fa gol il centravanti? E allora ci pensano due difensori: punizione al bacio di Lykogiannis, volée sottoporta di Lucumi e al 63’ è 1-1.
L’illusione dura però tre giri di lancette. Ancora Mukau sfrutta l’assist di Fernandez-Pardo (e la dormita di Freuler) per firmare una doppietta che fa calare i titoli di coda sulla partita. E così la favola bella di Mukau fa da contrasto con la favola triste del Bologna brutto anatroccolo che in Champions non potrà mai essere cigno. Viste le forze in campo dov’è la sorpresa?
Continua a leggere tutte le notizie di sport su