Dallinga, il futuro passa adesso. Un gol per scacciare il mercato

A Venezia Thijs sostituirà lo squalificato Castro: in queste partite può cambiare una stagione fin qui deludente

di MARCELLO GIORDANO
26 marzo 2025
Thijs Dallinga sorride dopo la vittoria sul Borussia: uno dei suoi pochi gol (Schicchi)

Thijs Dallinga sorride dopo la vittoria sul Borussia: uno dei suoi pochi gol (Schicchi)

Thijs Dallinga stringe i denti. La volata Champions incombe e l’olandese prova ad andare oltre al dolore nel tentativo di sbloccarsi, dare il suo contributo e uscire dal cono d’ombra in cui è precipitato a partire dal suo arrivo in rossoblù. Pochi lampi: i gol con Dortmund, Torino e Roma. Tanto buio, dalle reti in fuorigioco fino alla tirata d’orecchie d’Italiano di Verona, dopo un errore sotto porta clamoroso: "Certi gol non si possono sbagliare. Dobbiamo darci una svegliata e migliorare, quando si ha l’occasione di chiudere una partita bisogna chiuderla". Che l’impatto non sia stato all’altezza dei 15 milioni più 3 di bonus e il 20 per cento sulla futura rivendita investiti per acquistarlo dal Tolosa non c’è dubbio. Dallinga fatica.

A complicare le cose, al suo primo anno in Italia, l’esplosione di Santiago Castro. Esplosione benedetta, anche perchè l’ex Tolosa deve fare i conti con un problema difficile da risolvere: ovvero un dolore tra l’addome e gli adduttori, zona che di solito colpisce chi è afflitto da pubalgia. Di fatto è un infortunio simile a quello accusato da Aebischer, poi finito sotto i ferri: ovvero un indebolimento della parete addominale che si riflette sulla zona circostante.

Ci convive da circa due mesi, l’attaccante olandese, con staff tecnico e medico costretti a gestirlo: inizio settimana fatto di terapie e lavoro a parte e alla volta del week end lavoro in gruppo, in vista della convocazione e della partita. Non questa settimana: Dallinga si è allenato in gruppo lunedì e martedì. Non si fermerà.

Senza Castro, impegnato la scorsa notte con l’Argentina (insieme a Dominguez) in Brasile, ma soprattutto squalificato in campionato, a Venezia toccherà a Thijs, salvo sorprese, caricarsi l’attacco sulle spalle. L’alternativa si chiamerebbe Odgaard, che però è da trequartista che ha svoltato la sua avventura e il Bologna.

Ci sono in ballo Champions e qualificazione europea. Pure la Coppa Italia. Dallinga non si tira indietro: si gestirà fino a fine stagione, a meno che il problema non degeneri. Lui ci sarà, pronto a sacrificarsi. La sosta ha contribuito ad allentare la morsa del dolore e del fastidio. Vuole dare un contributo alla corsa Champions, già a partire da Venezia. La speranza è che il problema possa risolversi con la terapia conservativa in atto, che pure lo costringe ad allenarsi e a giocare a mezzo servizio.

Se così non sarà, a fine stagione ci sarà da correre ai ripari: probabilmente a livello chirurgico, con la speranza che il giocatore possa tornare in gruppo tra metà luglio e inizio agosto.

Va da sé che il sacrificio potrebbe costargli un’estate complicata, e potrebbe chiamare il Bologna a investire su una terza punta o sul riportare alla base Raimondo: ma per queste riflessioni è presto, dipenderà da come finirà la stagione, da cosa accadrà sul mercato e infermeria alle voci Castro e Dallinga.

Prima c’è una Champions da conquistare e Dallinga intende provare a riscrivere il finale di una storia fin qui deludente, per quel che lo riguarda. E’ pronto a giocare sul dolore: la decisione spetta a Italiano, ma l’olandese crede alla maglia da titolare in laguna.

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