Dall’Olanda fanno il tifo per lui. Anche perché pure per Jesper ci sarebbe una clausola sulla futura rivendita. Karlsson, la stagione giusta per alzare la voce. Italiano stravede per gli esterni offensivi

Il ritorno di Jesper Karlsson nel Bologna porta aspettative e incertezze. Il giocatore svedese deve dimostrare il suo valore e superare le difficoltà fisiche per confermarsi dopo un inizio incerto. La sfida è aperta, con la speranza di un riscatto che giustifichi l'investimento.

15 agosto 2024
Karlsson, la stagione giusta per alzare la voce. Italiano stravede per gli esterni offensivi

Lo svedese Jesper Karlsson, 25 anni, si disseta durante un allenamento (Schicchi)

E’ tornato in gruppo nella settimana che porta all’esordio in campionato. E’ chiamato a dimostrare, lui più di ogni altro, di non essere stato un abbaglio: perché in fondo è l’unico oggetto rimasto misterioso dello straordinario Bologna di Thiago Motta, lui che era arrivato con un carico di aspettative notevole, che ha voluto rincarare prendendosi la maglia numero dieci. Motivo? "Era la maglia di Roberto Baggio". La maledizione del numero 10 ha colpito anche lui. Ovvero Jesper Karlsson.

Dall’Olanda fanno il tifo per lui: non fosse altro perché, dai Paesi Bassi emerge che sullo svedese pende un 40 per cento sulla futura rivendita. Aspettando conferme o smentite, l’esterno sinistro d’attacco dalle spiccate caratteristiche offensive viaggia verso il rientro: se avrà modo di partire titolare con l’Udinese, di entrare a partita in corso o se la stagione dovesse iniziare a Napoli lo diranno i prossimi giorni e la gara di domenica con l’Udinese, anche se non c’è dubbio che nella marcia di avvicinamento al primo appuntamento ufficiale della nuova stagione Cambiaghi e Orsolini partano davanti.

Lo svedese è stato uno dei colpi di mercato del finale dell’ultimo mercato: con carico di aspettative notevole. Arrivato per 10 milioni di euro dall’Az Alkmaar, che inizialmente ne chiedeva 18-20. E’ arrivato, fanno sapere oggi, con il 40 per cento sulla futura rivendita ed è inevitabile che dall’Olanda sperino che lo svedese dimostri quel potenziale che nell’ultima stagione è rimasto nascosto. La piazza bolognese si è divisa, tra le ragioni di Motta, che ha sbagliato poco o nulla, e le presunte preclusioni dell’ex allenatore sul giocatore, con tanto di striscione di un gruppo della curva, esposto nella gara contro il Lecce per lo svedese (e contro l’ex tecnico) poi ritirato in virtù di una rete segnata dai rossoblù poco dopo. La stagione alle porte dirà da che parte debba pendere la bilancia.

"Ha grandi motivazioni", ha detto Italiano, che ne medita il rilancio. Ma il precampionato è stato guastato dall’ennesimo guaio alla caviglia e da un problema muscolare. E la fragilità fisica nella scorsa stagione gli costò tre mesi di stop mentre il Bologna senza di lui trovava gli equilibri per spiccare il volo, cosa che ha influito non poco sul percorso, a prescindere dai presunti preconcetti nei suoi confronti.

E’ l’ora della verità per Karlsson: ora o mai più, anche perché al posto di un Motta che prediligeva esterni a tutta fascia, c’è un Italiano che vuole esterni offensivi puri, che incidano negli ultimi 20-25 metri, isolati nell’uno contro uno. In caso di conferma di Motta, lo svedese avrebbe chiesto la cessione. E’ arrivato Italiano: ora tocca a lui. Con la consapevolezza che per rientrare dell’investimento servirà una stagione che giustifichi il 40 per cento sulla futura rivendita, a suon di gol e assist e priva di infortuni.

Marcello Giordano

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