Doig e Ngonge: incroci del destino
Il Bologna ha alzato il livello della squadra con l'ultimo mercato, ma lunedì ci sarà da fare attenzione a Doig e Ngonge, giocatori che hanno sfiorato l'arrivo a Bologna e che ora vogliono mettersi in mostra. Nessun rimpianto per il mercato.
A Bologna non c’è tifoso o critico che abbia rimpianti dopo l’ultimo mercato, che ha alzato il livello della squadra. Ma in vista della sfida col Verona ci sarà da fare attenzione ad alcuni incroci in primis Josh Doig e Cyril Ngonge, affari sfumati dell’ultima estate e giocatori intenzionati a mettersi in mostra e farsi rimpiangere. Doig è stato obiettivo di mercato a gennaio e in estate di un Bologna che provò a mettere sul tavolo la contropartita Vignato per abbassare la richiesta di 10 milioni per il talento scozzese (scesi a 7), che peraltro nella scorsa stagione non ha giocato con continuità titolare a causa anche di qualche infortunio. Sartori e Di Vaio hanno così cambiato obiettivi: per un milione di prestito e 13 di diritto di riscatto è arrivato il nazionale Kristiansen dal Leicester, mentre dal Basilea, semifinalista di Conference League, a fronte di 4,5 milioni più il 25 per cento sulla futura rivendita, ecco l’ex Roma e Genoa Calafiori. Stesso discorso vale Ngonge, autore di 5 reti nella seconda parte della stagione in maglia scaligera e di due gol nelle prime 3 giornate: 7-8 milioni la richiesta, in un’operazione che avrebbe potuto portare Van Hooijdonk in riva all’Adige. Per 2-3 in più il Bologna ha preferito puntare Karlsson e Ndoye, che conoscono nazionale e coppe europee, oltre a un Saelemaekers che ha vinto uno scudetto e disputato una semifinale di Champions. Nessun rimpianto per il mercato. La speranza è di non averne neppure lunedì dopo l’incrocio che porterà il ‘Jardinero’ Cruz sugli spalti nei panni di padre di Juan Manuel, proposto anche al Bologna e firmato dal club di Setti.
Marcello Giordano
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