Euroscivolone al Tardini. Molle e confuso, brutto ko a Parma. C’è un Abisso con il vero Bologna
Bonny e Sohm firmano la prima sconfitta rossoblù del 2025: gara giocata male, Castro & co. mai pericolosi. Pesa, però, l’arbitro: molto fiscale il rigore dell’1-0 e inspiegabile il secondo giallo non dato a Cancellieri.

Bonny e Sohm firmano la prima sconfitta rossoblù del 2025: gara giocata male, Castro & co. mai pericolosi. Pesa, però, l’arbitro: molto fiscale il rigore dell’1-0 e inspiegabile il secondo giallo non dato a Cancellieri.
dall’inviato Gianmarco Marchini
Le uniche cose da salvare nel pomeriggio del Bologna al Tardini sono il pari della Lazio a Venezia e il ko del Milan a Torino. Per il resto, quella di Parma è una fotografia da cestinare: brutti, sgranati e con gli occhi rossi, i ragazzi di Italiano che, dopo le due ’x’ di Empoli e Lecce, perdono altri punti pesantissimi sulla strada per l’Europa. Mancano ancora tredici partite da giocare, vero, ma la Roma domani sera potrebbe portarsi a meno uno, mentre Juventus e Fiorentina lanciarsi rispettivamente a più 8 e più 4. Scenario tremendo con cui apparecchiare il recupero di giovedì con il Milan.
Italiano, fin qui magistrale nel gestire una stagione gonfia di aspettative e difficoltà, dovrà essere bravissimo nel resettare la testa dei suoi ragazzi, che a Parma partono con la batteria carica, ma si spengono troppo in fretta, con un preoccupante secondo tempo privo di energia, ancor prima che di idee.
Niente sentenze, però. Non si può fare di tutta l’erba del Tardini un fascio. Ma vanno analizzate a fondo le cause di questo inatteso stop (il quarto stagionale), visto che i rossoblù, rispetto alle ultime due trasferte, avevano avuto una settimana sgombra per prepararsi. Eppure tra il Bologna a cui c’eravamo abituati e quello di ieri, c’è stato un Abisso. Abissale, la differenza con i rossoblù belli e convincenti degli ultimi due mesi. Ma nel primo ko del 2025 (dopo 10 risultati utili) c’è anche la forte complicità dell’arbitro di Palermo. Già lo stesso che un mese fa aveva fischiato il rigore del 2-2 della Roma al 98’, sempre per una mano impossibile da tagliare: allora quella di Lucumi su Ndicka, ieri quella di Beukema che viene centrata da due centimetri di distanza da Bonny. Sentenza severa, fiscalissima, ma ai tempi del Var bisogna farsene una ragione. Inaccettabile, invece, la scena al 19’ della ripresa: Cancellieri, già ammonito, travolge da dietro Cambiaghi lanciato verso l’area. In un mondo normale, il Parma dovrebbe ritrovarsi in dieci con ancora venticinque minuti più recupero da giocare. Dovrebbe. Ma Abisso non vede e Chivu provvede: un minuto dopo, toglie il miracolato Cancellieri, alza le barricate e affonda il 2-0 con Sohm su contropiede scatenato da uno sciagurato passaggio in orizzontale di Beukema.
Negativa la prova di Sam, così come quella generale dei rossoblù, incapaci di trovare varchi tra le maglie strettissime di un Parma che veniva da 4 ko di fila. Chivu, al debutto in A, non s’inventa nulla: imposta una gara di aggressività e ripartenze. Il Bologna non trova mai le contromisure, si perde in arpeggi orizzontali o, peggio ancora, in lanci lunghi. Cambiaghi, al debutto dal 1’, e Ndoye non aprono mai le ali. Pobega e Castro sbattono contro il muro centrale. I rossoblù creano, ma i gialloblù ribaltano spesso l’azione, appoggiandosi sulla fisicità di Bonny. Prima da titolare terribile per Calabria. A metà ripresa, Italiano tenta anche la carta Orso: il sette ci prova da fuori, dà qualche scossa e prende anche uno scossone che fa gridare al rigore. Ma le proteste si perdono nell’Abisso di un pomeriggio sbagliato.
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