Fenucci e la strada della continuità: "Vogliamo tenerci stretti Thiago"
L’ad rossoblù: "Sta valorizzando la rosa, nessun addio a gennaio. Il nostro percorso non è casuale"
La conferma che il Bologna stia lavorando all’acquisto di Santiago Castro (19 anni) del Velez arriva direttamente da Claudio Fenucci. Intervistato da Radio Lega Serie A e interpellato su come può cambiare il mercato di gennaio dopo la mancata proroga del decreto crescita, l’amministratore delegato rossoblù precisa così.
"Castro e Adzic sono nomi accostati al Bologna: a livello tecnico sono due profili interessanti, ma a livello salariale non avrebbero comunque fatto scattare i benefici del decreto. Sono due nomi importanti, ma ce ne sono altri e in ogni caso siamo molto contenti del nostro gruppo attuale".
Ergo, il decreto crescita non impatterà sul mercato rossoblù. Soprattutto, però, arriva la conferma di come il Bologna stia lavorando sul talento del Velez.
Proposto un contratto quinquennale intorno ai 500mila euro netti a stagione per la punta nel giro delle nazionali Under 20 e olimpica albiceleste. Si lavora per trovare un’intesa a tutto tondo, che non è distante. Il problema è che ieri dall’Argentina sono arrivate le parole del presidente del Velez: o il Bologna pagherà la clausola rescissoria (10 milioni di dollari, circa 9,1 milioni di euro), a cui ci sarebbero da aggiungere le commissioni legate a intermediazione e agente, o non se ne fa nulla a prescindere dalla volontà di Castro, che comunque è stato sondato anche da Genoa e Brentford.
La dirigenza attende il ritorno di Saputo intorno al 5 gennaio per conoscere l’eventuale budget a disposizione per poi lavorare ai fianchi il Velez studiando un’offerta di prestito con obbligo di riscatto a giugno.
Qualche difficoltà, però, è emersa, come pure per il montenegrino Adzic (17), per il quale la Juventus ha messo la freccia, come spiegato dall’agente del centrocampista. Intanto Fenucci blinda i gioielli: "Per Zirkzee non è che abbiamo il telefono staccato: è proprio isolato, come pure per Ferguson e un Calafiori in odor di nazionale. L’impianto della squadra non si tocca".
Categorico l’ad rossoblù sulla mancata proroga del decreto crescita: "Decisione incomprensibile. Il provvedimento aveva ridato credibilità al calcio italiano e non ha nulla a che vedere con il mancato impiego dei nostri giovani. Attireremo giocatori meno forti e senza garantire ulteriori entrate per lo Stato".
La garanzia, invece è il Bologna: "Quello che stiamo facendo non è casuale ed è un percorso di crescita iniziato con l’arrivo di Thiago, che sta facendo crescere la rosa e valorizzando il lavoro della società. Vogliamo tenerlo a lungo con noi e nel prossimo futuro riparleremo del rinnovo con lui".
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