Fenucci traccia la rotta. "Europa, arbitri e Sartori, ecco il Bologna che sarà. Dall’Ara? Sono fiducioso»
Il dirigente: "Vogliamo restare agganciati al treno dei migliori, nulla è impossibile. Certi rigori mi lasciano sempre un po’ perplesso. Con Giovanni parliamo di futuro". .

L’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, 64 anni (Schicchi)
"L’Europa? Vogliamo restare agganciati al treno". E quando pronuncia la parolina Champions (nel senso di qualificazione alla prossima) Claudio Fenucci si lascia sfuggire una riflessione, "nel calcio non c’è nulla di impossibile", che fino a due anni fa poteva sembrare un’indefinita promessa, ma che oggi, alla luce della crescita del Bologna, è molto più di un auspicio.
Europa, arbitri, Coppa Italia, la finestra di mercato, il futuro di Sartori e quello del Dall’Ara. A Palazzo d’Accursio, nell’illustrare ‘Sin dall’inizio forza Bologna’, l’iniziativa che in sinergia col Comune e con gli sponsor Macron, Saputo, Selenella e Lavoropiù regalerà a ogni nuovo nato/nata nel Comune di Bologna dal primo gennaio 2025 una maglia ufficiale rossoblù formato ‘Infant’, l’ad rossoblù passa in rassegna l’anno che verrà e che per la squadra di Vincenzo Italiano è cominciata con un’altra beffa: il pari regalato domenica sera al 98’ alla Roma.
"Faccio i complimenti a Italiano e al suo staff, che hanno trovato le soluzioni per far crescere il livello della squadra – dice Fenucci –. Peccato per alcuni finali di partita che ci sono costati punti".
Il finale di Bologna-Roma, con Dovbyk che ha inchiodato il 2-2 dal dischetto, chiama in causa anche il penalty decretato da Abisso, ma è più giusto dire dal Var, per il tocco di mano di Lucumì.
"Non mi piace mai parlare di arbitri – aggiunge il neo consigliere di Lega –. Penso che per ricercare l’uniformità di giudizio si stia andando nella direzione della ricerca del particolare, che alla fine si traduce nel fischiare tutto. Nascono da qui certi rigori che si fa fatica a comprendere e che lasciano un po’ perplessi".
Sartori, allora, il cui rinnovo giace ancora nel cassetto. "Con Giovanni stiamo parlando del contratto – assicura il capo azienda rossoblù –. Per me non ci sono problemi e anche da parte sua non mi sembra che ce ne siano, quindi alla fine troveremo una soluzione. Però le trattative non si fanno in modo pubblico".
Per un Sartori che ancora balla c’è un Fenucci saldamente ancorato all’incarico che a Casteldebole ricopre da dieci anni.
"I rumors che mi accostano ad altri club fanno piacere – spiega Fenucci –, ma io sto benissimo a Bologna, mi sono integrato perfettamente con la città e penso solo al bene di questo club".
Continua a pensare anche al ‘nuovo’ Dall’Ara.
"Bisogna trovare forme innovative di collaborazione che liberino risorse del pubblico – osserva –. Il governo sta pensando a strumenti che renderanno più facile questi percorsi, ragion per cui ho fiducia nel fatto che la riqualificazione del Dall’Ara si farà".
Nell’attesa, "col Cierrebi garantiremo un polmone verde alla città".
Sul mercato si è vigili ("ma dobbiamo guardare alla lista: nuovi ingressi dovranno coincidere con delle uscite") e si punta dritto all’Europa.
"Ci sono sette-otto squadre più attrezzate di noi ma vogliamo restare agganciati al treno delle competizioni europee. Compresa la Champions? Tre squadre mi sembra che siano già andate, ma visti i punti persi per noi non è un traguardo impossibile. Però adesso testa all’Inter".
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