Ferguson, l’ora del rilancio. Bologna, un altro passo con Lewis a tempo pieno

Lo scozzese fondamentale nel periodo di Thiago, si conferma un talismano. Italiano dopo la rieducazione l’ha gestito: adesso potrà spingere di più.

di MARCELLO GIORDANO
6 gennaio 2025
Lo scozzese fondamentale nel periodo di Thiago, si conferma un talismano. Italiano dopo la rieducazione l’ha gestito: adesso potrà spingere di più.

Lo scozzese fondamentale nel periodo di Thiago, si conferma un talismano. Italiano dopo la rieducazione l’ha gestito: adesso potrà spingere di più.

Operazione rilancio. L’anno nuovo è foriero di buoni propositi e in casa Bologna ce n’è soprattutto uno: rilanciare e ritrovare a tempo pieno Lewis Ferguson, il capitano in campo della conquista della Champions.

Quanto sia mancato a Italiano e ai suoi compagni lo scozzese lo raccontano i numeri. Perché lo scozzese è centrocampista a tutto campo: mediano, trequartista, schierato pure da esterno e falso nueve, 13 reti e 5 assist tra il 23 ottobre 2022 e il 13 aprile 2024, giorno dell’infortunio al ginocchio che lo ha costretto sotto i ferri.

Con Ferguson in campo, lo scorso anno, il Bologna ha macinato 58 punti in 31 gare, viaggiando alla media di 1,87 punti a partita: in proiezione, 71 punti finali e terzo posto.

Senza il suo capitano, rossoblù depotenziati: 10 punti in 7 gare, media da 1,42 punti a partita che sarebbero valse il nono posto con 54 punti. A raccontare quanto sia mancato, il suo rientro: contro il Lecce, a novembre, ha avviato l’azione del gol partita di Orsolini, sbloccando un match in cui il pareggio pareva scritto. E con la Fiorentina, è entrato all’intervallo spostando gli equilibri.

Titolare anche a Torino, uscito all’intervallo: altri tre punti e fanno nove in tre presenze con lo scozzese in campo, a cui si aggiunge il pareggio di Lisbona in Champions. Aveva due sogni dichiarati, lo scozzese: giocare la Champions e l’Europeo. Il primo l’ha realizzato, grazie al fatto che il Bologna ha completato l’opera lo scorso anno senza di lui, il secondo è sfumato, a causa dell’infortunio.

Ora è il Bologna a sognare e a chiedere allo scozzese di realizzare i desideri: ritrovare il vero Ferguson, che è l’acquisto più importante che il mercato di gennaio possa portare a Vincenzo Italiano. E’ stato proposto l’interista Correa (30), ma sottopunta è esploso Odgaard e poi c’è Ferguson da rilanciare, che proprio in quel ruolo o da mediano ha trovato e troverà spazio con il Bologna: e allora no grazie, è in Ferguson che il Bologna crede.

Viceversa, non sarebbe arrivato un rinnovo fino al 2028 con opzione al 2029, e adeguamento a 800mila euro netti a stagione, rispetto ai precedenti 500mila, operazione che racconta pure come il centrocampista creda nel progetto sportivo rossoblù e sia concentrato sul presente, prima ancora che sui rumors del mercato: il tutto nonostante il fatto che, senza infortunio, sarebbe stato sul mercato per una cifra attorno ai 40 milioni, richiesto dalle big italiane e attenzionato in Premier, lui che era arrivato nell’estate del 2022 per 2,2 milioni dall’Aberdeen dopo una stagione da 16 reti e strappato al Lecce di Corvino che ancora si rammarica dello ‘scippo’ last minute.

Lewis Ferguson è tornato e si è lasciato alle spalle l’infortunio al crociato del ginocchio e il lungo stop. Ora cerca il primo squillo e il primo gol, per dimostrare di essere tornato sè stesso. Con la squalifica di Pobega, non è da escludere che Italiano inizi l’operazione rilancio già con la Roma al Dall’Ara.

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