GLI AVVERSARI. Shakhtar, Pusic:: "Difficile lavorare con una guerra. Qui per stupire»
Il Shakhtar, una volta temuto per i suoi talenti, ora lotta con le difficoltà post-guerra. Il tecnico Pusic ammette le sfide ma promette sorprese contro il Bologna.
Secondo bookmakers ed esperti, lo Shakhtar è tra le squadre più deboli del torneo. Il club ucraino è stato per tanti anni una mina vagante che in pochi volevano affrontare, capace di sfornare e lanciare talenti, grazie al feeling col Brasile: Luiz Adriano, Willian, Jadson, Douglas Costa, Fred solo per citarne alcuni. Ma pure il croato Srna, il rumeno Rat, e i talent di casa Tymoshchuk e Chygrynskiy. La Guerra però ha cambiato tutto, l’Ucraina o la Shakhtar non sono più la meta preferita di talenti di prima fascia in cerca di affermazione e vetrina europea: "Capisco che non ci vedano come favoriti, in parte lo condivido – spiega il tecnico Marino Pusic (foto) –. Le condizioni sono molto difficili. Se scrivessi un libro su quello che stiamo passando diventerebbe un best seller e non è detto che non lo faccia". Non è una battuta, purtroppo: "La situazione ci richiede molto sotto tutti gli aspetti: mentale, fisico, ma come dico sempre dobbiamo lavorare e affrontare le circostanze che ci sono. Questa è la vita oggi e dobbiamo dare il massimo con quello che c’è". Non va oltre, c’è voglia di parlare di calcio e formazioni: "Marlon non è al cento per cento, non partirà titolare". Spazio Kryskiv. Torna invece il centrale di difesa Matvienko. Soprattutto c’è voglia di stupire e vivere una nuova avventura, senza l’incubo degli allarmi bomba, visto che la gara del primo settembre con il con il Kryvbas è stata sospesa proprio per questo: "Il Bologna in estate ha venduto calciatori importanti ma ne ha pure acquistati di molto forti. Conosco i loro olandesi e croati personalmente e ho molto rispetto per il club e il suo percorso. Ma noi siamo qui per ribaltare i pronostici". Il Bologna è avvisato.
Marcello Giordano
Continua a leggere tutte le notizie di sport su