I portieri amici stanno vivendo una stagione da co-protagonisti. Lukasz-Fede, l’alternanza vi fa belli. Con gli scaligeri nuovo ballottaggio
Tornato titolare a Roma,. Skorupski è stato decisivo. come Ravaglia con i viola. Venerdì il rebus si ripete.
Forse un giorno, sfogliando la Treccani del calcio, alla voce ‘alternanza dei portieri’ si narreranno le gesta di Thiago, che nella stagione di grazia 2023-24 ruotando i suoi numeri uno con la naturalezza di un prestigiatore raddoppiò il valore del Bologna tra i pali senza togliere certezze a Skorupski e Ravaglia. La notizia è che il polacco all’Olimpico, con le sue parate del primo tempo, è stato uno dei migliori in campo. Dov’è la sorpresa? Nel fatto che quattro giorni prima, con la Fiorentina, Lukasz era rimasto a contemplare dalla panchina la prova sicura del collega Ravaglia. Lukasz e Federico amici per la pelle, racconta chi vive a Casteldebole la quotidianità dello spogliatoio: mica scontato quando in ballo ci sono le gerarchie del più delicato dei ruoli. Da che calcio è calcio tra i pali c’è un titolare e c’è una riserva: mettere in discussione i ruoli rischia di scombussolare un equilibrio già di per sé precario.
Vent’anni fa l’austriaco Alex Manninger, ingaggiato dal Bologna di Carletto Mazzone per fare da vice al totem Pagliuca, nel giorno della sua presentazione disse senza tanti fronzoli: "Pagliuca è il titolare ma sono qui per giocarmela". Pagliuca la prese malissimo e le 6 partite che in campionato lasciò a Manninger dipesero solo da un suo infortunio. Nel dubbio, a fine stagione, Manninger levò le tende. Non sappiamo se la strana ditta ‘Skorupski & Ravaglia’ avrà vita altrettanto breve: di sicuro il loro fatturato complessivo è più che soddisfacente da quando due mesi fa Motta decise di varare l’alternanza. Ravaglia, che fino ad allora era stato titolare solo il 31 ottobre il Coppa Italia col Verona, fu schierato a sorpresa in campionato il 17 dicembre al Dall’Ara con la Roma, sfoderando una prestazione all’insegna della sicurezza. Il portiere cresciuto a Casteldebole dopo la notte con la Roma è stato scelto da Thiago in campionato con Genoa e Fiorentina e in Coppa Italia in un’altra notte magica, il 20 dicembre a San Siro con l’Inter, quando parò un rigore a Lautaro. In soldoni, l’unica stecca Ravaglia l’ha fatta il 5 gennaio col Genoa, quando si fece infilare ingenuamente da una punizione di Gudmunsson. La benefica alternanza tra i pali è solo l’ultima delle rivoluzioni di Motta. A proposito: col Verona chi gioca? La logica dice Skorupski. Ma con Thiago mai dire mai.
Massimo Vitali
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