Il commento. Il primo alleato del tecnico: la ’sua’ città

Il nuovo tecnico del Bologna, Vincenzo Italiano, affronta una sfida difficile dopo la gestione di Thiago Motta. Deve conquistare la fiducia della città e della tifoseria per ottenere successo.

di GIANMARCO -
6 giugno 2024

Marchini

Bologna deve dimenticarsi di Thiago Motta. Una roba come quella dell’ultima stagione accade ogni sessant’anni. Ecco, il prossimo è l’anno zero: si riparte, e si riparte dalla Champions. Per essere un risveglio, poteva andare peggio.

Vincenzo Italiano ha accettato (non senza dubbi) una sfida rischiosissima: fare peggio di sessantotto punti e di un quinto posto è la cosa più semplice del mondo; fare molto peggio non è così impensabile, mentre fare uguale o fare addirittura meglio appartiene alla categoria ‘Babbo Natale esiste’.

Ecco perché il primo alleato del nuovo tecnico dev’essere la città. Per favore, prendete i paragoni, metteteli in garage e buttate la chiave. Do you remember Napoli e Spalletti? Ecco, ci siamo capiti.

Dal canto suo, Italiano ha una grande possibilità da sfruttare: farsi volere bene da una città e da una tifoseria che in Thiago non ha mai trovato braccia aperte in cui buttarsi. Per Motta è stato un lavoro: fatto in modo sublime, ma un lavoro. Italiano deve farlo diventare un rapporto, prima di tutto. Deve parlare alla pancia della piazza, entrare in confidenza con lei. Se ci riesce, metà del lavoro è fatto. In bocca al lupo, mister.

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