Il commento. Tante formazioni. I punti fermi e le sorprese

Il Bologna di Italiano si prepara al triplice impegno con un roster flessibile. Sei giocatori-chiave costituiscono la spina dorsale per affrontare campionato, Champions e Coppa Italia.

di GIUSEPPE -
27 settembre 2024
Tante formazioni. I punti fermi e le sorprese

Il Bologna di Italiano si prepara al triplice impegno con un roster flessibile. Sei giocatori-chiave costituiscono la spina dorsale per affrontare campionato, Champions e Coppa Italia.

Tassi

Sarà il Bologna del turnover, delle sorprese e delle mille formazioni. Così lo vuole Vincenzo Italiano per fronteggiare l’usura da triplice impegno: campionato, Champions e Coppa Italia. Oltre al fitto calendario, c’è da considerare il dispendio fisico-atletico che richiede il gioco pressante imposto dal nostro Montalbano (la somiglianza fisica con il commissario di Camilleri c’è).

E poi non dimentichiamo che alla Fiorentina Italiano è riuscito a schierare oltre 140 formazioni diverse. Sarà un piacere scoprire lungo il cammino quanto valgono davvero Holm, Erlic e Casale, ammirare l’estro argentino di Dominguez, rivedere il vero Miranda o il miglior Karlsson. Capire se Dallinga è un fenomeno nascosto oppure un dubbio amletico.

Ma sono convinto che, a cominciare dalla doppia sfida con Atalanta e Liverpool, due gare che possono svelare tanto del Bologna futuro, sia bene trovare punti fermi importanti, giocatori inamovibili. Quelli che costituiscono la colonna vertebrale della squadra per solidità, carisma, esperienza e ispirazione.

Mi muovo sulla verticale e confermo Skorupski in porta. Nessuna sfiducia verso Ravaglia, ma qui i gettoni di presenza hanno un peso. Proseguo con la coppia centrale che non può prescindere da Lucumi e Beukema, i più solidi, i più affiatati, gli unici che sanno trasformarsi all’occorrenza in centrocampisti aggiunti. Al centro delle geometrie è imprescindibile Freuler. Non solo guardia svizzera, ma metronomo del gioco, regista lucido e generoso. Completo la spina dorsale con Santiago Castro. La prestazione e il ciclopico gol segnato al Monza ci hanno fatto intravvedere la scorza del campione dietro quel ciuffo ribelle.

Sui lati il Bologna di Italiano ha mille combinazioni e tanti pretendenti, ma l’accoppiata Ndoye-Orsolini , con la macchina da gioco al massimo dei giri può diventare letale per gli avversari.

Ho citato sei uomini-chiave, sei perni intorno ai quali Italiano può costruire il suo valzer di rotazioni.

Siamo tutti curiosi di scoprire come sarà il Bologna di domani con le sue potenzialità per ora inespresse. Ma la base di partenza è buona e con questi senatori sarà più facile correre verso il futuro.

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