Il dizionario di Italiano: "Ambizioso, bello e unito. Così sarà il mio Bologna"
Il nuovo tecnico si presenta: "Felice ed emozionato, non vedo l’ora di iniziare. Gli obiettivi? Continuare a fare bene in campionato e onorare la Champions".

Il dizionario di Italiano: "Ambizioso, bello e unito. Così sarà il mio Bologna"
Vincenzo dalla A alla Z. Dalla ’a’ di ambizione alla ’z’ di ZIrkzee: ecco il dizionario di Italiano.
AMBIZIONI
Il nuovo tecnico del Bologna non ci gira attorno: "Ci aspetta una stagione importantissima perché dovremo provare a confermarci. Avremo la Champions dove vogliamo ben figurare. Da parte mia e del mio staff c’è grande entusiasmo. Vogliamo continuare sulla strada tracciata".
BOLOGNA
Che cosa significa il Bologna per Italiano? "Ci metterò cuore, passione, sacrificio: darò tutto per ottenere grandi risultati con questo club.
CHAMPIONS
"Sarà la prima volta per me da allenatore in questa competizione. I due anni in Conference League con la Fiorentina mi hanno preparato per la gestione dei vari impegni. Ma non voglio pensre agli squadroni che dovremo affrontare, altrimenti mi sento male (ride, ndr)".
DECISIONE
"Fino alla finale (di Conference League con la Fiorentina, ndr) ho pensato solo a quella partita. Dopo quella sconfitta, c’è stata tanta delusione. Poi nei giorni successsivi ho parlato con i dirigenti rossoblù e la scelta è stata facile: non c’è stato alcun problema".
ESTERNI
Italiano promuove le ali: "Orsolini ha dimostrato di essere un giocatore molto concreto, di saper fare la differenza e questo là davanti pesa. Più estro e più vivacità hai, meglio è. Orso ce l’ha, Karlsson pure. Poi c’è Ndoye che sa andare veloce su entrambe le fasce. Insomma, sugli esterni abbiamo le caratteristiche giuste".
FINALI
Tre finali giocate con i viola negli ultimi due anni, tre sconfitte: "Ci si dimentica in fretta del percorso che porta fin lì. Mi resta l’orgoglio di averle giocate. Penso a Gasperini che ne aveva perse diverse e quest’anno si è tolto questa soddisfazione. Ecco, mi auguro di arrivare a giocarne ancora altre".
GRUPPO
A Firenze era considerato un ’trasformista’ per la varietà di Fiorentina presentate. "Io non lascio mai indietro nessuno: più siamo e più possiamo mettere in difficoltà gli avversari. Sarà importante coinvolgere tutta la rosa visti tutti gli impegni che avremo".
HIGH LEVEL
"I rossoblù l’anno scorso mi hanno impressionato: la crescita che ha avuto questo gruppo non l’avevo mai vista. Ci sono giocatori già di caratura internazionale e tanti altri che sono migliorati tantissimo. Il livello che ha il Bologna è alto: mantenere questo livello per me è un grande stimolo".
IDEE
Nella scelta del club ha sicuramente pesato la ’somiglianza’ tattica con il calcio di Thiago. "Dal punto di vista del gioco, la proposta è simile: lavoriamo in ampiezza con gli esterni davanti, sviluppiamo la manovra da dietro con i difensori, coinvolgiamo molto i centrocampisti e davanti ci piace avere una punta centrale che deve, sì, fare gol, ma anche lavorare con la squadra".
LAVORO
"I miei dogmi sono: serietà, professionalità e attaccamento. Queste doti non devono mai mancare".
MERCATO
"Avrò modo con la società di confrontarmi: vedremo come migliorare questa squadra. Qui ci sono tanti giocatori importanti. Calafiori vuole andare via? Parlerò con lui, come parlerò con tutti. In passato qualcuno non voleva restare, poi l’ho convinto...".
NATURALE
Di Italiano colpisce la genuinità: "Sono un po’ emozionato di avere questa bella opportunità".
OBIETTIVI
Cosa gli ha chiesto il club? "Vogliamo mantenere alto il livello, continuare a far divertire la gente. Fare bene in campionato e onorare la Champions sapendo che sfideremo top club: ma lo faremo a testa alta. Poi ci sarà la Coppa Italia. Il nostro imperativo sarà cercare di giocare bene, fare un calcio propositivo".
PUBBLICO
"Piano piano voglio conoscere la città, viverla. Un allenatore deve sapere dove arriva. Qui la gente vuole rivivere le emozioni dell’anno scorso: noi dobbiamo trovare il modo di poterlo rifare".
QUALITA’
"Una squadra deve giocare bene: se non c’è un calcio propositivo, non si va da nessuna parte".
RAPPORTI
"Mi piace molto parlare con i giocatori. Non li ho ancora sentiti al telefono perché avremo tempo per conoscerci, prima al raduno e poi in ritiro. Qualcuno si stancherà delle mie parole (sorride, ndr)".
SARTORI
Italiano riabbraccia il capo dell’area tecnica che lo portò a Verona nel gennaio 2007: sarebbe poi diventato il regista titolare della squadra promossa in serie A nel 2007-2008. "Il direttore l’ho conosciuto quand’ero calciatore, ora averlo al mio fianco nel suo ruolo è un fattore molto importante per me".
THIAGO
Sul paragone con il suo predecessore e l’aver accettato una missione ad alto rischio: "Per fare questo mestiere ci vuole un po’ di follia. So che la squadra ha espresso un grande calcio e ottenuto grandi risultati, e che questo porterà la piazza a richiedere tanto. E’ uno stimolo"
UNIONE
"Lavorerò per mantenere un gruppo unito come l’ho visto nella scorsa stagione: tutti felici, anche chi non giocava; tutti partecipi, tutti coinvolti".
VIOLA
Bilancio sui suoi tre anni alla Fiorentina: "Credo sia stato un triennio molto, molto positivo. Forse avremmo potuto fare qualcosa in più in campionato e nelle finali".
ZIRKZEE
"Avete visto all’opera un centravanti completo, in tutto. Come si esprime un nove, a cascata si esprime la squadra. Se Joshua resta? Non lo so".
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