Italiano, elogi e carezze. "Uno spirito eccezionale: questo gruppo cresce. Attenzione agli errori»

Il tecnico guarda già avanti: "Certi sbagli a Liverpool non possiamo permetterceli. Quando avremo i gol di Orsolini e una maggiore concretezza da parte di Ndoye. vedrete che riusciremo a toglierci tante soddisfazioni. La squadra mi segue".

di MASSIMO VITALI
29 settembre 2024
Il tecnico guarda già avanti: "Certi sbagli a Liverpool non possiamo permetterceli. Quando avremo i gol di Orsolini e una maggiore concretezza da parte di Ndoye. vedrete che riusciremo a toglierci tante soddisfazioni. La squadra mi segue".

Il tecnico guarda già avanti: "Certi sbagli a Liverpool non possiamo permetterceli. Quando avremo i gol di Orsolini e una maggiore concretezza da parte di Ndoye. vedrete che riusciremo a toglierci tante soddisfazioni. La squadra mi segue".

"Con un po’ di malizia in più potevamo portare a casa la vittoria. Ma mi tengo stretto lo spirito straordinario dei ragazzi, il ritmo in crescita della squadra e un punto che muove la classifica".

Cominciano ad essere tante le cose che Vincenzo Italiano incarta e porta a casa nella notte in cui il suo Bologna, mandando incoraggianti segnali di crescita, inchioda l’Atalanta al pari pur giocando per quasi tutto il secondo tempo in inferiorità numerica.

"Con la Fiorentina mi era già successo lo scorso anno di affrontarli in inferiorità numerica – dice il tecnico rossoblù –. E quando l’Atalanta ha l’uomo in più non butta palloni in mezzo ma ti avvolge e ti scaraventa nella tua area con la sua qualità: per questo parlo di spirito straordinario dei ragazzi".

Decisamente comincia ad essere il Bologna di Italiano. Lo è stato per cinquanta minuti, quando "ce la siamo giocata alla pari, un’occasione noi e una loro, nel solco delle partite bellissime che sono sempre le sfide con l’Atalanta", dice il tecnico.

Poi l’ingenuità colossale di Lucumi, "un errore tra lui e Aebischer" lo battezza Italiano, che chiama in causa il centrocampista svizzero forse per alleggerire un po’ il peso psicologico che grava sulle spalle del difensore colombiano.

"Mi dispiace per Lucumi – osserva –. E’ in una fase di grande crescita e in quel momento cercava di venir fuori dalla nostra area giocando il pallone, cosa che io chiedo ai difensori perché penso che alla lunga ci possa dare dei vantaggi".

Lucumi dietro la lavagna dei ‘cattivi’ e Castro viceversa sugli scudi.

"Santi è stato bravo bravo – aggiunge il tecnico, raddoppiando l’attestato di stima –. Bravo a lavorare tanti palloni e a segnare quel gol. Quando l’ho vista a terra nel secondo tempo mi sono stupito che fossero crampi, poi si è capito che aveva preso una bruttissima botta al polpaccio".

Seguito sottinteso: in prospettiva Liverpool accendiamo un cero ai santi protettori degli attaccanti rossoblù. Pensieri sparsi sugli altri attori rossoblù. Su Ndoye per esempio: "Lavora tutti i giorni e si ferma anche in coda all’allenamento per migliorare l’aspetto della concretezza sottoporta – rivela Italiano –. Se cresce in quell’aspetto diventerà un top player, nell’attesa lavoriamo per togliergli questa timidezza".

Su Urbanski: "A fine partita gli ho fatto i complimenti per come ha saputo gestire la fase della partita più difficile, quando c’era da rincorrere i nostri avversari e lui lo ha fatto con un atteggiamento tattico da giocatore adulto". Non manca un passaggio sull’arbitro Rapuano, tra i meno ispirati della serata. "L’ammonizione che ha preso Fabbian non esiste – protesta –. Le altre decisioni invece ci possono stare, Capuano resta un bravo arbitro". Restano due certezze. La prima: "Col Liverpool certi errori non potremo commetterli e tra le cose da migliorare c’è anche il riuscire a non farsi rimontare subito quando andiamo in vantaggio". La seconda: "Vedo un gruppo in grande crescita. Quando arriveranno i gol di Orsolini e la maggiore concretezza di Ndoye ci toglieremo delle belle soddisfazioni".

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