Italiano, la salita per Como. Bologna, incubi da scacciare. Intanto Holm va ancora ko
La partita di sabato può già dare una svolta in senso positivo o negativo. Il tecnico perde di nuovo il terzino: sono già 9 i giocatori finiti in infermeria
Bologna, 12 settembre 2024 – Due punti dopo 3 giornate e, con il nuovo stop di Holm, ben 11 infortuni nei primi due mesi della stagione: è la contabilità dell’ansia della tormentata estate rossoblù. Un’ansia che cresce con l’approssimarsi della trasferta di Como, dove dopodomani Vincenzo Italiano proverà ad aggrapparsi allo scoglio dei primi punti pesanti della stagione se non vuole rischiare di scivolare nelle infide acque del lago. Scivolare non significa rischiare qualcosa sul piano della propria credibilità di pilota rossoblù, sia chiaro. Ma è altrettanto chiaro che Como per il suo Bologna può significare rilancio o certificazione di un andamento lento che da crisetta si farebbe crisi: non il miglior biglietto da visita con cui presentarsi mercoledì al primo banchetto Champions con lo Shakhtar.
Di certo se l’avventura rossoblù del siciliano non è partita sotto una buona stella ancora più iellato può dirsi Emil Holm. Il primo innesto dell’estate, acquistato dallo Spezia per 7 milioni, è anche stato il primo a infortunarsi al secondo giorno di ritiro a Valles. Il trauma distorsivo del ginocchio destro rimediato il 23 luglio lo ha tenuto fuori per un mese e adesso, dopo due settimane spese a ritrovare la condizione perduta, lo svedese è di nuovo ai box. Il trauma distorsivo adesso riguarda la caviglia, destra pure quella come la fascia di sua pertinenza. Risultato: proprio adesso che cominciano gli impegni su due fronti (al terzo, la Coppa Italia, si penserà a dicembre) Italiano ‘perde’ una pedina fondamentale che poteva rappresentare un’alternativa validissima al titolare Posch: perde tra virgolette, dal momento che sull’ex Atalanta Italiano ha potuto contare solo nelle due settimane di pre ritiro a Casteldebole.
In un’estate fin qui tutta in salita sono già 9 i rossoblù vittime di infortuni: Holm, Erlic, Lucumì (in Copa America), Aebischer, El Azzouzi, Urbanski, Cambiaghi, Ndoye e Karlsson. Nove vittime di infortuni ma 11 stop, perché anche a Karlsson è toccato in sorte di fermarsi due volte. Il tutto senza dimenticare che da aprile è ai box Ferguson per la rottura del crociato anteriore del ginocchio, lo stesso guaio con cui deve fare i conti Cambiaghi. Ecco perché nemmeno nel giorno in cui riabbraccia tre dei suoi nazionali, ovvero Fabbian, Iling-Junior e Posch, Italiano può regalarsi un sorriso. La preoccupazione riguarda anche l’integrità fisica di Holm, che già nelle due precedenti stagioni, prima con lo Spezia e poi con l’Atalanta, in più di una circostanza ha dovuto pagare dazio ai guai fisici. A 24 anni c’è ancora tutto il tempo per scrivere una storia da inossidabile ma intanto il suo inizio in rossoblù è stato un calvario.
Il tutto mentre Italiano, che verosimilmente posticiperà alla sfida di Champions con lo Shakhtar le disponibilità di Ndoye e Erlic, a Como deve disegnare un Bologna vincente. E possibilmente un po’ meno iellato.
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