Italiano, la serata perfetta. "Furore e intensità: è quello che serviva. I tifosi? Ci trascinano»

Arriva il primo coro dedicato al tecnico. "Il nostro pubblico ci emoziona. Quando conquistiamo palla si sente il boato e la spinta ad attaccare. Adesso la Coppa Italia: conosciamo la forza dell’Atalanta di Gasperini" .

di MASSIMO VITALI
2 febbraio 2025
Vincenzo Italiano saluta la curva Bulgarelli che gli ha dedicato un coro (Schicchi)

Vincenzo Italiano saluta la curva Bulgarelli che gli ha dedicato un coro (Schicchi)

Se c’è una cosa (una delle tante) che a Vincenzo Italiano oggi piace del suo Bologna è la capacità più unica che rara di saper leggere ogni singola partita nel modo più congeniale a creare problemi all’avversario.

"Temevamo il Como – dice – e abbiamo avuto una sola seduta video per preparare la partita, di fatto dopo essere rientrati da Lisbona alle 5 di notte. Ebbene, i miei giocatori sono stati bravi a fornire una prestazione di grande furore e intensità, che era esattamente quello che serviva. Dovevamo togliere loro il palleggio, esattamente come avevamo fatto con lo Sporting, e questo abbiamo fatto".

Quando Italiano parla in sala stampa riecheggia ancora il duro j’accuse del collega Fabregas ai suoi giocatori: "Malissimo il nostro primo tempo, non abbiamo fatto nulla di quello che avevamo preparato".

Merito anche di un Bologna che da un po’ di tempo a questa parte non sbaglia un colpo: azzanna l’avversario, lo colpisce al cuore nel momento giusto e ha anche imparato a chiudere le partite.

"Abbiamo raddoppiato nel momento giusto", osserva il tecnico, che però non dimentica le troppe circostanze in cui il suo Bologna ha scialacquato.

"Bisogna imparare a tenere le antenne dritto fino alla fine – aggiunge –. Anche oggi abbiamo visto che la punizione di Paz a un minuto dalla fine poteva riaprire la partita".

Nessuno è perfetto, ma il suo Bologna oggi ci va decisamente vicino. Perfetto, o quasi, è stato il trentaseienne De Silvestri.

Se la ride Italiano: "Lollo ha fatto una prestazione mostruosa. Vederlo andare in giro per il campo a fine patita con la statuetta del migliore in campo è strato strepitoso". Già, il fattore Dall’Ara: squadra che vola e tifosi che la sospingono nel vento. Anzi: tifosi che alla fine hanno scandito il primo coro ad personam: e la persona era proprio Italiano.

"Mi fa un immenso piacere vedere come la gente di Bologna ci trascina durante la partita – ammette il tecnico –. Ogni volta che conquistiamo palla si leva un boato. Ai miei giocatori ho detto che tutto questo dobbiamo tenercelo stretto".

Bisogna anche tenersi stretta questa classifica e provare a fare il colpo martedì notte in Coppa Italia a Bergamo: fosse facile.

"Conosciamo la forza dell’Atalanta", sottolinea Italiano. Ma anche l’Atalanta oggi conosce, e teme, la forza del Bologna. Un Bologna ancora più forte dopo l’arrivo di Calabria, a cui manca solo il crisma dell’ufficialità.

"Adesso Calabria deve togliere il posto a De Silvestri...", spiega Italiano col sorriso.

"Calabria porterà qualità, professionalità ed esperienza ad un gruppo che già così è forte".

Forte, ma migliorabile in attacco. E qui Italiano esce allo scoperto: "Se dal mercato nelle ultime ore mi aspetto anche un esterno offensivo? In teoria sì. E’ una zona del campo in cui il dispendio di energie è elevato e l’obiettivo che abbiamo in testa può aumentare la nostra qualità". Nell’attesa, "dobbiamo continuare a stare tutti sul pezzo e non mollare". A cominciare dal viaggio di martedì notte al Gewiss Stadium che vale già un bel pezzo di stagione.

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