Italiano, la serata perfetta. "Furore e intensità: è quello che serviva. I tifosi? Ci trascinano»
Arriva il primo coro dedicato al tecnico. "Il nostro pubblico ci emoziona. Quando conquistiamo palla si sente il boato e la spinta ad attaccare. Adesso la Coppa Italia: conosciamo la forza dell’Atalanta di Gasperini" .

Vincenzo Italiano saluta la curva Bulgarelli che gli ha dedicato un coro (Schicchi)
Se c’è una cosa (una delle tante) che a Vincenzo Italiano oggi piace del suo Bologna è la capacità più unica che rara di saper leggere ogni singola partita nel modo più congeniale a creare problemi all’avversario.
"Temevamo il Como – dice – e abbiamo avuto una sola seduta video per preparare la partita, di fatto dopo essere rientrati da Lisbona alle 5 di notte. Ebbene, i miei giocatori sono stati bravi a fornire una prestazione di grande furore e intensità, che era esattamente quello che serviva. Dovevamo togliere loro il palleggio, esattamente come avevamo fatto con lo Sporting, e questo abbiamo fatto".
Quando Italiano parla in sala stampa riecheggia ancora il duro j’accuse del collega Fabregas ai suoi giocatori: "Malissimo il nostro primo tempo, non abbiamo fatto nulla di quello che avevamo preparato".
Merito anche di un Bologna che da un po’ di tempo a questa parte non sbaglia un colpo: azzanna l’avversario, lo colpisce al cuore nel momento giusto e ha anche imparato a chiudere le partite.
"Abbiamo raddoppiato nel momento giusto", osserva il tecnico, che però non dimentica le troppe circostanze in cui il suo Bologna ha scialacquato.
"Bisogna imparare a tenere le antenne dritto fino alla fine – aggiunge –. Anche oggi abbiamo visto che la punizione di Paz a un minuto dalla fine poteva riaprire la partita".
Nessuno è perfetto, ma il suo Bologna oggi ci va decisamente vicino. Perfetto, o quasi, è stato il trentaseienne De Silvestri.
Se la ride Italiano: "Lollo ha fatto una prestazione mostruosa. Vederlo andare in giro per il campo a fine patita con la statuetta del migliore in campo è strato strepitoso". Già, il fattore Dall’Ara: squadra che vola e tifosi che la sospingono nel vento. Anzi: tifosi che alla fine hanno scandito il primo coro ad personam: e la persona era proprio Italiano.
"Mi fa un immenso piacere vedere come la gente di Bologna ci trascina durante la partita – ammette il tecnico –. Ogni volta che conquistiamo palla si leva un boato. Ai miei giocatori ho detto che tutto questo dobbiamo tenercelo stretto".
Bisogna anche tenersi stretta questa classifica e provare a fare il colpo martedì notte in Coppa Italia a Bergamo: fosse facile.
"Conosciamo la forza dell’Atalanta", sottolinea Italiano. Ma anche l’Atalanta oggi conosce, e teme, la forza del Bologna. Un Bologna ancora più forte dopo l’arrivo di Calabria, a cui manca solo il crisma dell’ufficialità.
"Adesso Calabria deve togliere il posto a De Silvestri...", spiega Italiano col sorriso.
"Calabria porterà qualità, professionalità ed esperienza ad un gruppo che già così è forte".
Forte, ma migliorabile in attacco. E qui Italiano esce allo scoperto: "Se dal mercato nelle ultime ore mi aspetto anche un esterno offensivo? In teoria sì. E’ una zona del campo in cui il dispendio di energie è elevato e l’obiettivo che abbiamo in testa può aumentare la nostra qualità". Nell’attesa, "dobbiamo continuare a stare tutti sul pezzo e non mollare". A cominciare dal viaggio di martedì notte al Gewiss Stadium che vale già un bel pezzo di stagione.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su