Italiano, ma poco azzurro. Da Calabria a Orsolini. Casteldebole chiama,. Spalletti non risponde
Ricky a quota 10 gol, l’ex Milan è tornato forte e affidabile, Cambiaghi scatenato. Ma in Nazionale vanno altri: un motivo in più per spingere da qui a fine stagione.

L’ultima di Orsolini in azzurro al Dall’Ara A destra dall’alto,. Cambiaghi e. Calabria
Riccardo Orsolini domenica al Dall’Ara, battendo i pugni sulla telecamera nell’esultanza per il suo decimo gol in campionato, gli ha spedito un telegramma muto ma con sottotitoli facilmente leggibili: toc toc Spalletti, hai visto che ci sono anch’io?
E’ lo stesso messaggio che in teoria in queste ore potrebbe spedire il Bologna tutto al cittì della Nazionale. Perché nel calcio che spesso si alimenta di paradossi sotto le Due Torri ce n’è uno che offre ampia materia di discussione e che si traduce in una semplice domanda: può, classifica alla mano, la quarta forza della serie A non offrire un solo calciatore alla Nazionale? Le spiegazioni sono molteplici e attengono un po’ alla tattica e un po’ ai percorsi individuali dei potenziali ‘azzurrabili’ di Casteldebole: resta il fatto che ad oggi è un Bologna molto Italiano e per nulla azzurro.
La seconda domanda da porsi, per entrare più nello specifico, è: è normale che il terzo marcatore italiano della serie A resti fuori dai radar del cittì quando a questo giro in nazionale c’è andato anche chi ha segnato molti meno gol di Orsolini? Pensiamo a Raspadori, Politano e Maldini, ma anche a Zaccagni, che di gol in campionato ne ha segnati 8 e che domenica al Dall’Ara è stato uno dei pochi laziali a dare segnali di vita.
Il problema di Orso ha a che fare anche col modulo: nel 3-5-2 di Spalletti manca la casella per l’esterno di Ascoli. A 28 anni, dopo la mazzata dell’esclusione dall’Europeo di Germania, è giusto che Orsolini coltivi ancora la speranza di tornare in azzurro. Ma se Spalletti non lo chiama ora che è uno degli attaccanti italiani più prolifici quando lo richiamerà?
Due calciatori di Italiano a cui il cittì potrebbe invece strizzare l’occhiolino sono Giovanni Fabbian e Nicolò Cambiaghi. Fabbian nel radar di Spalletti c’è già, tanto che era tra i preconvocati della doppia sfida con la Germania salvo poi essere dirottato nell’Under 21 di Nunziata. Facile che gli occhi di Spalletti in futuro si posino su Nicolò Cambiaghi, un ragazzo che ha fatto tutta la trafila con l’Under 21 e che al momento di spiccare il volo la scorsa estate è stato fermato dal grave infortunio al ginocchio. Mentre Fabbian sta vivendo un’annata complicata da cui sta riemergendo con carattere (vedi il gol del 5-0 alla Lazio, summa della perfezione calcistica) Cambiaghi si è riaffacciato in campionato solo da poco, lasciando peraltro già peraltro il segno.
Diverso il discorso per Davide Calabria, che con l’azzurro ha un rapporto tormentato. Più di una volta gli infortuni alla vigilia delle convocazioni gli hanno tarpato le ali, com’è successo nel novembre 2023, quando proprio Spalletti lo chiamò ma lui dovette alzare bandiera bianca per un guaio fisico in extremis. Calabria in azzurro vanta 7 gettoni, Tommaso Pobega 3: tutti e due con Roberto Mancini cittì. In un Bologna che vola anche loro in prospettiva un pensiero alla nazionale è legittimo che lo facciano. In teoria vale anche per Nicolò Casale, che ha all’attivo una sola chiamata di Spalletti nel settembre 2023: Macedonia del Nord e Ucraina però le vide da spettatore.
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