Italiano si gode il suo capolavoro: "Che soddisfazione essere lassù"

Il tecnico: "Questi ragazzi lavorano duro da inizio stagione. Ora sarebbe bello vincere in Champions"

di MASSIMO VITALI
19 gennaio 2025
L’esultanza esplosiva di Riccardo Orsolini con Vincenzo Italiano dopo il 3-1 (Ansa)

L’esultanza esplosiva di Riccardo Orsolini con Vincenzo Italiano dopo il 3-1 (Ansa)

Dice Vincenzo Italiano a fine gara: "Il record di punti? Una bella soddisfazione". Fosse solo quella: ma intanto quella c’è e resterà scolpita nella storia. Mai, da quando si assegnano i tre punti alla vittoria, il Bologna in A aveva conquistato 33 punti dopo le prime 20 gare di campionato. Ma Italiano, da allenatore vero, oltre che ai numeri guarda alle tante cose che stanno dentro una partita. Con una premessa: "Ci pensavo oggi – dice il tecnico rossoblù –. Giocare ogni tre giorni è davvero complicato, non solo dal punto di vista fisico ma anche sotto il profilo mentale. Di fatto hai solo due allenamenti per preparare la partita: ecco perché sono contento di quello che hanno fatto anche oggi i miei ragazzi".

I suoi ragazzi hanno vinto per la prima volta una gara in rimonta, il che fa notizia dopo i tanti punti lasciati per strada alle ultime curve. Stavolta invece il regalino agli avversari è andato in scena al quarto giro di lancette e Italiano, che è un perfezionista, giustamente non lascia correre. "Siamo passati da una nostra potenziale azione da gol a una ripartenza degli altri. Ciò vuol dire che da un nostro possesso palla nella loro metacampo siamo riusciti prender gol: non va bene e ci dovremo lavorare". Non va bene perché "lì devono entrare in gioco le marcature preventive e, quando serve, anche un fallo tattico che può costarti l’ammonizione".

Nessuno è perfetto: nemmeno il suo Bologna che, tanto per cambiare, è di nuovo una delle sorprese in positivo del campionato. Come si è arrivati a questo? "Non è stato facile – puntualizza il tecnico – perché nel calcio di facile non c’è mai niente. Sapevo che avrei trovato un club e dei giocatori con una grande cultura del lavoro e questo mi ha agevolato. Insieme ai giocatori all’inizio ci siamo confrontati e qualcosa abbiamo aggiustato, venendoci incontro".

Il resto è storia nota. Bello anche l’applauso per il popolo rossoblù. "Siamo andati sotto e nello stadio non ho sentito un mugugno. Questi tifosi ci incitano dall’inizio alla fine. Ora, sono qui sono da cinque mesi e se parlassi già di empatia sarebbe troppo: però faccio loro i complimenti per l’atteggiamento che hanno nei confronti della squadra". Complimenti anche a Dallinga: "E’ entrato bene, con un furore diverso dal solito. E deve fare così, perché entrare nel secondo tempo ti da il vantaggio di affrontare difensori che sono un po’ meno lucidi". Pacca sulla spalla anche per Orsolini e Lykogiannis: "Dopo il gol di Castro a Orso ho detto che se avesse continuato a giocare come nel primo quarto d’ora...". Italiano interrompe la frase ma non era un complimento: "A volte Orsolini mi fa girare le scatole, ma ogni volta mi sorprende per la sua simpatia". E Lyko? "Entrato benissimo pure lui".

E adesso il Borussia. "Vorremmo tanto riempire la casella vuota delle vittorie in Champions", azzarda Italiano. Nell’attesa "non dobbiamo mollare: la maturità di questa squadra è un bene che non possiamo disperdere".

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