Le ambizioni di Italiano. "Reazione da squadra vera. Vogliamo restare in scia delle prime in classifica»

La soddisfazione del tecnico: "Gli ingressi nella ripresa hanno pesato. Una menzione speciale per Odgaard: si sacrifica al servizio degli altri. Dallinga è entrato bene, ma penso che possa fare molto meglio". .

di MASSIMO VITALI
1 dicembre 2024
La grinta di Vincenzo Italiano: quarta vittorie nelle ultime 5 gare in campionato (Ansa)

La grinta di Vincenzo Italiano: quarta vittorie nelle ultime 5 gare in campionato (Ansa)

"Bella reazione dopo due sconfitte di fila", gongola Vincenzo Italiano. Bella reazione e bella classifica. Mica vero che un allenatore non guardi la classifica: Vincenzo la guarda eccome.

Dice il tecnico: "Dobbiamo continuare a spingere e rimanere in scia di quelle che ci stanno davanti". Sottinteso: se vogliamo riacchiappare quell’Europa che fin qui, vedi il cammino in Champions, è stata solo fonte di delusioni.

Ha la faccia più distesa dopo il novantesimo Vincenzo Italiano, che per novanta minuti, nonostante la morbidezza del Venezia, non si è mai tolto l’elmetto.

"Era importante reagire alle sconfitte con Lazio e Lille – osserva il tecnico – e abbiamo avuto una reazione da squadra vera".

Tante note positive in una notte. La vena da bomber trovata a sorpresa, e tutta in una volta, da Ndoye.

"Sono contentissimo per lui – dice Italiano –. Dan oggi potrebbe avere molti più gol per tutte le occasioni che crea: è un aspetto in cui deve migliorare attraverso l’applicazione in allenamento".

Contento anche per un piano partita che ha funzionato: "Avevo pensato che nel secondo tempo, con gli ingressi di Orsolini e Dallinga, avremmo potuto incidere ed è quello che è successo. Bene Orso, che ha segnato il rigore e ha fatto l’assist per il 3-0 di Dan".

E Dallinga? Per l’olandese che si è procurato il penalty trasformato da Orsolini c’è un complimento e insieme una tirata d’orecchi: "E’ entrato bene anche lui, ma dopo l’80’ non abbiamo più affondato i colpi e uno che deve fare gol come lui non può permetterselo".

Il pensiero più generoso è per Odgaard, attaccante operaio che si sacrifica nel lavoro sporco ma che ieri ha messo lo ‘zampone’ nelle azioni decisive del secondo tempo: "Voglio elogiare pubblicamente la prestazione di Jens dopo che mi sono già complimentato con lui negli spogliatoi. Si sta sacrificando in un ruolo nuovo e lo sta facendo bene, al servizio della squadra".

Squadra è la parole che frulla nella testa del tecnico che da una notte come questa si aspettava esattamente queste risposte.

"Le partite di Champions, nonostante le sconfitte, ci hanno lasciato comunque qualcosa – aggiunge – aiutandoci a diventare squadra. Come dice Mourinho, in Champions fanno la differenza i dettagli e noi nei dettagli siamo un po’ mancati".

Ma adesso c’è il campionato e martedì la Coppa Italia col Monza. "Grazie a questa vittoria ci arriviamo nel miglior modo possibile", dice il tecnico. Che offre notizie incoraggianti su De Silvestri: "Dovrebbe solo aver subito una brutta botta alla caviglia...". Incrociamo le dita.

Auguri a Lollo e auguri, di altro genere, al traballante Di Francesco. "Il Venezia del secondo tempo è stato troppo diverso da quello del primo – il j’accuse di Eusebio –. Non possiamo uscire dalla partita come abbiamo fatto dopo l’intervallo". E in Laguna sul destino del tecnico siamo alle inevitabili riflessioni in corso.

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