Il Bologna perde Ferguson: preoccupa il ginocchio del capitano

Nelle prossime ore la risonanza magnetica. Il post di Lewis su Instagram: "Spero che l’infortunio non sia grave e di rientrare presto"

di MASSIMO VITALI
15 aprile 2024
Il centrocampista Lewis Ferguson è uscito per infortunio contro il Monza (FotoSchicchi)

Il centrocampista Lewis Ferguson è uscito per infortunio contro il Monza (FotoSchicchi)

Bologna, 15 aprile 2024 – E poi, proprio sul più bello, quando sul rettilineo finale i punti pesano doppio, Thiago Motta perde uno dei suoi giocatori più importanti: per non dire, forse, il più importante di tutti.

A Casteldebole incrociano le dita rimandando ad oggi i pensieri più cupi sulle condizioni del ginocchio destro del centrocampista scozzese che sabato notte è uscito gravemente ammaccato dallo scontro di gioco fortuito con il terzino del Monza Birindelli.

Oggi all’Isokinetic è in programma una risonanza magnetica che fornirà un quadro più chiaro della sospetta lesione all’articolazione, anche se in via ufficiosa il club ha fissato per la giornata di domani, quando la squadra si ritroverà a Casteldebole per la ripresa degli allenamenti, l’ora delle comunicazioni ufficiali. I segnali di queste ore, però, sono tutti negativi e dai dirigenti ieri trapelava un clima di grande preoccupazione.

I tempi di recupero 

Insomma, il rischio di un infortunio che faccia calare anzitempo i titoli di coda sulla stagione rossoblù di Ferguson appare purtroppo concreto. E qualunque sia il verdetto, dalla semplice distorsione alla lesione di un legamento, si parla di tempistiche che non si conciliano con un ritorno in campo in tempi brevi.

In questi casi, va detto, incombe sempre l’incubo della rottura del crociato anche se il legamento oggetto del trauma nella circostanza dovrebbe essere il collaterale. Di sicuro Ferguson salterà lo ‘spareggio’ Champions tra sette giorni con la Roma (ma quello sarebbe il male minore): dopodiché tra oggi e domani si capirà se e quanto sarà lungo il suo stop. Tutto è avvenuto al minuto 57 della sfida col Monza, quando Ferguson, dopo essersi allungato il pallone a causa di uno stop impreciso, in prossimità della linea di fondo è andato involontariamente a contrasto con Birindelli, commettendo anche fallo.

Dallo scontro chi ne è uscito peggio è stato proprio il nazionale scozzese, che già nell’immediatezza dei soccorsi in campo ha lamentato la sensazione di una rotazione innaturale dell’articolazione. Poiché, come ricorda spesso Motta, Ferguson è un highlander che non abbandonerebbe mai la contesa, Lewis ha stretto i denti provando a ignorare il dolore, ma dopo cinque minuti ha dovuto arrendersi, costringendo Motta a toglierlo dal campo e ad inserire al suo posto Ndoye. Chi lo ha visto dolorante nel dopo gara lasciare lo stadio in stampelle aveva già capito che non si trattava di un infortunio di poco conto.

L’importanza di Lewis

Ieri, purtroppo, sono arrivate le conferme cliniche. Quelle strumentali, invece, come detto sono attese tra oggi e domani: ma non ci aspetta nulla di buono. Ferguson, lo ricordiamo, fin qui ha giocato da titolare tutte le gare di campionato, eccezion fatta per quella al Dall’Ara col Genoa del 5 gennaio, quando fu fermato da una squalifica.

Il danno di una sua assenza nelle sei partite finali per il Bologna sarebbe enorme. Senza contare che a giugno Ferguson ha la prospettiva di giocare l’Europeo con la Scozia, un sogno che coltiva fin da bambino.

In serata un post di Lewis su Instagram per tranquillizzare tutti. "E’ stata una notte frustrante per tutti, ma continuiamo a spingere. Spero che l’infortunio non sia troppo serio e di rientrare presto".

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