L’ex portiere: "Con Liverpool e Birmingham, si può perdere». Pagliuca para le critiche: "Finora solo tre ko»

Gianluca Pagliuca, tra Bologna e Aston Villa: analisi della partita al Villa Park e riflessioni sulle prestazioni del Bologna in Champions League. La passione per i Villans e il legame con il calcio inglese.

di Redazione Sport
24 ottobre 2024
Pagliuca para le critiche: "Finora solo tre ko"

Gianluca Pagliuca era a Birmingham

Figlio di Ceretolo e insieme figlio del Villa Park. Sono due delle tante anime di Gianluca Pagliuca, rossoblù dentro, sampdoriano e interista per militanza, fan della prima ora dei Villans. Ergo: presenza inevitabile martedì notte nella tribuna del Villa Park.

"Nel primo tempo ho visto un bel Bologna, che se l’è giocata alla pari – dice l’attuale coordinatore dei portieri del vivaio rossoblù –. Due occasioni loro e due noi: peccato solo non aver sfruttato le nostre. Nella ripresa purtroppo è venuta fuori la forza fisica superiore dell’Aston Villa, che ha giocatori con una cilindrata pazzesca. Penso a Rogers, che con le sue accelerazioni ha letteralmente spaccato la partita".

E così ancora una volta dal viaggio in Champions il Bologna è rientrato con un trolley pieno di spiragli di ottimismo ma avaro di gol e punti.

"Il momento è quello che è, ma questa squadra da agosto ad oggi ha perso solo tre partite e se guardiamo al calibro degli avversari dico che ci può stare: Napoli in campionato, Liverpool e Aston Villa in Champions. Non dico che sia logico, ma parliamo di tre squadre con organici nettamente più forti".

Quanto alla passione di vecchia data per l’Aston Villa, "nasce all’inizio degli anni Ottanta, quando gli inglesi vinsero la Coppa dei Campioni – racconta Pagliuca –. Da ragazzino tifavo Bologna, ma seguivo tutte le partite del calcio inglese e mi appassionai ai colori dell’Aston Villa, forse per via della maglia o forse perché non era lo squadrone per cui tifavano tutti. Da allora il feeling coi Villans è stato reciproco. Loro sanno di questa mia simpatia e negli anni mi hanno spesso invitato al loro ‘boxing day’ (la partita del 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, ndr). Ho promesso a Martinez la mia maglia e lui mi ha promesso la sua: portiere fenomenale".

m. v.

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