L’imbarazzo del club. Ci sarà un altro confronto al rientro dall’Olanda Ma la società è spiazzata
Le bocciature di Barrow e Van Hooijdonk condiziano le strategie dell’area tecnica
di Marcello Giordano
Thiago Motta come Sarri e Mourinho: pronto alzare la voce sul tema mercato. Mette Musa Barrow sul mercato, l’allenatore, lasciando di stucco dirigenza e l’agente del calciatore, che non aveva avuto indicazioni. Le dichiarazioni lasciano il segno e alzano la tensione interna. La società sa ciò che serve, ma predica pazienza e il rispetto dei ruoli: il mercato lo fanno i dirigenti nei tempi e nei modi resi possibili dai paletti societari. Con 20 milioni investiti per i riscatti di Moro e Posch e per gli acquisti di Beukema ed El Azzouzi, oggi il Bologna è la squadra con il disavanzo più alto della serie A. Perché Milan e Inter (in tournée senza portiere titolare) hanno venduto a peso d’oro, e pure Sassuolo, Udinese, Torino e Fiorentina, hanno più venduto che comprato. Il Bologna non ha ancora ceduto e qui viene il problema: perché o Saputo deroga dalla politica di rientro e stanzia un budget o l’attesa potrebbe prolungarsi. Probabile un confronto tra le parti al rientro dalla tournée olandese, in cui tra l’altro l’assenza di un terzino sinistro è acuita dal fatto che Motta insista nel non provare Lykogiannis, se non da esterno alto. E’ un chiaro segnale di come il tecnico vorrebbe un restyling più profondo e non disdegnerebbe anche l’addio del greco, oltre a quello di Barrow, sul quale non ci sono più dubbi: bocciato e invitato a fare le valigie. Avrebbe gradito un mercato più aggressivo sul fronte uscite, Thiago. Avrebbe voluto la squadra pronta per l’Olanda. Così non è e gli infortuni di Posch, Orsolini e Barrow aggravano la situazione e la sensazione che il Bologna non potrà essere sullo stesso livello della scorsa stagione al via del campionato. Negli anni in cui tanti direttori sportivi si muovono a caccia di offerte, il Bologna ha preferito parlare con gli agenti e dettare le condizioni.
E’ una strategia che fin qui non ha pagato, ma che per ora ha visto la permanenza degli intoccabili di Motta: Dominguez, Lucumì, Posch, Ferguson e Schouten. Ma non ha pagato neppure mettere Van Hooijdonk fuori rosa e senza offerte, resta da capire che effetto avranno le parole su Barrow e su questo il club potrebbe invitare il tecnico a minori ingerenze sulla scelta della strategia al ritorno dalla tournée. Questo è il secondo screzio tra Motta (che ha rinviato discorsi di rinnovo a data da destinarsi) e la dirigenza, dopo quello consumato al termine della trasferta di Lecce.
Il Bologna è pronto a garantirgli che completerà la squadra. Ma nei tempi e nei modi stabiliti dal club. Basterà questa volta a riportare serenità e fiducia?
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