Rivoluzione Bologna, Dominguez al Nottingham e scambio con Freuler: accordo vicino tra i club

Nico pare essersi convinto ad andare in Premier, lo svizzero tornerebbe in Italia. Va trovata l’intesa con gli inglesi sulle cifre dell’affare: non sarà scambio alla pari. Intanto ieri è arrivato Saelemaekers e oggi toccherà a Calafiori sostenere le visite

di MARCELLO GIORDANO -
30 agosto 2023
Nico Dominguez, 25 anni, mai così vicino ad abbandonare il Bologna (Schicchi)

Nico Dominguez, 25 anni, mai così vicino ad abbandonare il Bologna (Schicchi)

Bologna, 30 agosto 2023 – La rivoluzione è quasi completa. Ieri notte il Bologna e il Nottingham hanno trovato un accordo di massima per uno scambio a cui si lavorava da parecchi giorni: Nico Dominguez mai così vicino al passaggio in Premier, mentre Remo Freuler ritornerebbe in Italia. I giocatori hanno già detto sì ai rispettivi club che ora devono trovare un’intesa sulle cifre: sarà uno scambio, ma non alla pari. La giornata di oggi sarà decisiva in tal senso.

Intanto ieri mattina Alexis Saelemaekers (24) è arrivato a Bologna, Riccardo Calafiori (21) in serata. La rivoluzione che Sartori, con il contributo di Di Vaio, non ha potuto compiere un’estate fa l’ha compiuta quest’anno. E’ l’inizio di un nuovo ciclo, mossa che deve aver sorpreso pure il tecnico Motta, che alla vigilia dell’estate aveva parlato di piano di rientro della proprietà, mettendo in allarme tifoseria e ambiente, con rumors di possibili saldi da +30 da mettere in cassa.

Niente di tutto ciò, per ora: spesi 52 milioni circa per gli arrivi di Beukema (10 milioni), El Azzouzi (2,5), Ndoye (10), Karlsson (11) , Fabbian (5), Kristiansen (prestito da 1 con riscatto a 15), Saelemaekers (prestito da 0,5 con riscatto a 9,5), Calafiori (4) e i riscatti di Posch (5,5) e Moro (2,5). Di contro, ne sono stati incassati 28 dalle partenze di Schouten (15), Kasius (3) e Arnautovic, che sarà però monetizzato in futuro, data la formula del prestito oneroso a 5 milioni con obbligo di riscatto per altri 5 alla prima presenza dell’austriaco (già fatta).

Nuovi incassi potrebbero arrivare con Dominguez, Barrow e Van Hooijdonk, ma per foraggiare nuovi investimenti: il saldo negativo, insomma, è garantito. Ha rivoluzionato le fasce offensive, la dirigenza: con Ndoye, Karlsson e Saelemaekers. Al ‘superstite’ e capocanniere della scorsa stagione Orsolini sarà vietato sedersi sugli allori del passato e del nuovo contratto. Ma sarà un Bologna soprattutto più duttile: perché Karlsson e Ndoye possono giocare su entrambe le fasce e da falsi nueve all’occorrenza, mentre Saelemaekers è un vero e proprio jolly che già in rossonero ha vestito i panni dell’esterno destro d’attacco (prevalentemente), della mezzala di centrocampo e del terzino destro. Il restyling delle fasce passa pure dagli arrivi di Kristiansen (20 anni) e Calafiori (21), terzini sinistri giovani e futuribili che possono rappresentare future plus valenze, con ricambio già garantito in caso di esplosione di uno dei due.

A proposito di futuribilità, c’è Fabbian (20), scuola Inter, che alla Reggina, in serie B, con otto reti, ha rappresentato a un piano inferiore ciò che Ferguson è stato per i rossoblù e la serie A: l’arma in più. E ce ne sarà bisogno, perché senza Arnautovic manca il giocatore da doppia cifra e si chiederà a Motta di allestire una cooperativa del gol, all’interno della quale Beukema e Karlsson dovranno dimostrarsi guide sicure, benché volti nuovi: perchè i due ex Az arrivano da una squadra protagonista in Europa nelle ultime stagioni. Motta impiegò 5 giornate la scorsa stagione per ridisegnare il Bologna, in situazione del tutto particolare, dato ciò che accadde a Mihajlovic, e iniziare a raccogliere i frutti: la gara con la Juventus ha raccontato che è pronto a bruciare le tappe per rilanciare le ambizioni proprie, di predestinato a grandi palcoscenici anche in panchina, e di un Bologna che vuole proseguire il percorso di crescita intrapreso.

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