Moscardelli, un servizio dritto al cuore : "Bologna è speciale: si merita questo sogno"
L’ex numero 10 è tornato in città per l’Illumia Padel Cup: "Ho seguito sempre i rossoblù, annata magica. Zirkzee? E’ davvero forte"

Moscardelli, un servizio dritto al cuore : "Bologna è speciale: si merita questo sogno"
C’è stato un tempo in cui a Bologna ’il Barba’ non era mica James Harden: era Davide Moscardelli. Storia più di forma, che di sostanza, certo. Tante aspettative, pochi gol (appena 3 in 28 presenze, spalmate su una stagione e mezza), ma soprattutto un epilogo sportivamente drammatico: la retrocessione nel 2013-2014. Eppure, di quella sciagurata compagine, il Mosca è stato uno dei pochi a salvarsi nella memoria collettiva. Sarà perché in campo dava tutto, sarà anche per l’innata simpatia che suscitava quella folkloristica barba addosso a una maglia numero 10. "Ho un po’ azzardato a prendere quel numero lì, eh", dice ridendo. Impossibile voler male a uno così.
A riportarlo da queste parti sono state le vie del padel, che per gli ex calciatori sembrano davvero diventate infinite. C’era pure lui tra i 32 ex giocatori di serie A che lo scorso weekend si sono dati battaglia nell’arena venti per dieci del Country Club di Castenaso per la terza edizione dell’Illumia Padel Cup.
Moscardelli, che effetto le fa riabbracciare Bologna?
"Fu un’annata sfortunata, la mia. Ma conservo un ricordo stupendo di Bologna".
Ha seguito i rossoblù nell’ultima stagione?
"E come non li ho seguiti? Certo che sì. Era impossibile non farlo, per quello che sono stati capaci di far vedere. E’ stata un’annata storica, c’è poco da dire. E sono molto contento, anche se - si sa - io sono tifoso della Roma e quindi ho avuto un po’ di conflitto emotivo. Perché naturalmente ho sempre a cuore le squadre in cui ho giocato. E Bologna ha un posto speciale. E’ stato bellissimo vedere il Bologna e i tifosi così felici. E ancor di più per il modo in cui hanno raggiunto una storica qualificazione in Champions: con il bel gioco e uno stadio sempre pieno".
Da attaccante ad attaccante: un giudizio su Zirkzee?
"E’ forte, è tanto forte. Quest’anno è esploso, un po’ come tutti gli altri rossoblù. C’è stato dietro un lavoro fantastico di Thiago Motta, un lavoro cominciato l’anno prima, buttando giù le basi e raccogliendo ora i frutti".
E l’ex romanista Calafiori?
"Lo conoscevo già, me lo ricordo quando giocava terzino in giallorosso. Ma mi ha stupito tantissimo. Poi, certo, essendo io un attaccante, mi sono concentrato di più su Zirkzee".
Conoscendo la piazza, pensa che le aspettative saranno alte per la squadra di Italiano?
"Come fai a fare meglio di così? E’ dura, è molto dura. Se già la città capisse questo, sarebbe importante, perché va tolta pressione ai rossoblù. Ma Bologna è una piazza intelligente che può capire da sola che un’annata come la scorsa non è ripetibile. Io credo che la squadra e la città debbano vivere questa stagione senza pensieri, senza ossessioni. Devono godersi questo sogno. Questa è la cosa più importante".
Anche lei ha abbandonato il pallone per il padel?
"No, no. Sono già tre anni che partecipo alla Lega calcio a 8 con la squadra di Francesco Totti. I primi due anni sono andati bene, l’ultimo meno. Il livello si è alzato, ci sono tanti giovani che corrono: però mi sono difeso bene, ho vinto tre volte la classifica dei cannonieri".
La sua cifra stilistica è stata sempre non prendersi troppo sul serio e vivere il calcio come una passione.
"Ed è ancora così. Mi piace stare in mezzo ai bambini e ai ragazzi. Sono stato responsabile dell’area tecnica dell’Academy di Totti e adesso faccio un mio camp estivo che quest’anno è alla seconda edizione. Porto una settimana fuori Roma i ragazzi, senza genitori, per fargli vivere un’esperienza diversa. Sono quasi tutti i ragazzi del 2012 e del 2013. Abbiamo un hotel tutto per noi con un campo da calcio davanti: cosa c’è di meglio?".
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