Motta contento a metà. "Una buona prestazione, scelte errate sotto porta»

La spiegazione del cambio di Karlsson, fino a quel momento il più brillante "Jesper a volte forza troppo le conclusioni, ma su di lui Montipò è stato grande".

di MASSIMO VITALI -
19 settembre 2023
"Una buona prestazione, scelte errate sotto porta"

"Una buona prestazione, scelte errate sotto porta"

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Maturità è la parola chiave. Che poi è un modo intelligente per portare a casa qualcosa di utile da un viaggio al Bentegodi che ha regalato parecchi "vorrei, ma non posso", sia in casa Bologna che in casa Hellas, come è naturale che sia nelle prime uscite della stagione.

"Eravamo venuti qua per vincere – ammette Motta–. Ma ci sono momenti in cui devi subire l’avversario e noi nel primo tempo siamo stati bravi a non perdere la testa, a tenere la concentrazione alta quando il Verona pressava e ci toglieva spazi. La crescita di un gruppo passa anche da queste situazioni".

La verità è che per portare a casa i tre punti toccherebbe essere più incisivi in area di rigore, cosa che al Bologna è mancata anche nel momento migliore.

"Negli ultimi venti metri siamo un po’ mancati nelle scelte giuste – ammette –. C’erano situazioni in cui dovevamo tirare in porta e invece abbiamo optato per il passaggio al compagno e viceversa". E’ forse una di queste situazioni, probabilmente, che all’inizio della ripresa ha spinto Motta a sostituire colui che in quel momento era il migliore dei ventidue in campo: Karlsson. Thiago, perché? Risposta: "Jesper ha fatto una buona partita, ma in quel momento volevo tenere Ndoye in campo per sfruttare la sua velocità. Karlsson ha un gran tiro e su di lui Montipò ha fatto una parata bellissima, ma deve imparare a non forzare la conclusione quando c’è un compagno libero".

Uno che calcia come Karlsson a Bologna non si vedeva da tempo, ma tant’è: il mottismo prevede regole chiare e condivise da tutti, a cominciare dai più talentuosi. A proposito di baciati dal dio pallone: non bene la prima di Freuler, che ci ha messo un tempo a carburare. "Col pressing alto del Verona he non ci lasciava giocare – dice Thiago – Remo, come del resto tutta la squadra, è andato un po’ in difficoltà. Meglio nella ripresa, ma so che abbiamo preso un ragazzo che con la sua enorme esperienza darà una grossa mano al gruppo".

C’è spazio per celebrare i duemila tifosi che hanno sostenuto la squadra. "Ringrazio la nostra gente, che ha dimostrato la sua vicinanza". Ora una sola priorità in testa: "Consentire alla squadra di recuperare le energie in vista della partita col Napoli".

In sintesi, "in tante cose dobbiamo migliorare ma col tempo cresceremo: anche se nel calcio il tempo è tiranno". Quanto al rinnovo di contratto, zero indizi salvo un laconico "ne stiamo discutendo". Sottinteso: con Saputo, ieri nel prepartita a bordo campo col figlio Luca. Tocca a Joey giocare la partita del futuro.

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