Orso d’oro "Vicinissimi a un risultato storico"

Riccardo: "Milan o Inter? Che vinca il migliore, noi pensiamo al ritorno". Dallinga: "Una gara che ci dà forza, ma è solo il primo passo"

di MARCELLO GIORDANO
2 aprile 2025
Riccardo: "Milan o Inter? Che vinca il migliore, noi pensiamo al ritorno". Dallinga: "Una gara che ci dà forza, ma è solo il primo passo"

Riccardo: "Milan o Inter? Che vinca il migliore, noi pensiamo al ritorno". Dallinga: "Una gara che ci dà forza, ma è solo il primo passo"

Non sbaglia più nessuno, nel Bologna di Italiano. C’è chi colpisce sempre, come Riccardo Orsolini. E chi si cala nella parte e sfodera la doppietta nell’appuntamento con la storia, entrandoci a modo proprio: Thijs Dallinga, proprio lui, l’uomo più discusso e neppure al meglio, l’unico della rosa ad aver segnato sia in Coppa Italia, che in Champions contro il Borussia, che in campionato (con Roma e Torino). E sono cinque. Riccardo Orsolini lo fa di nuovo. E questa volta, sotto gli occhi del ct Spalletti, presente in tribuna al Castellani. "Ha bussato ancora?", chiede il ct ai vicini di posto, ridendo sotto i baffi. Sì. Orsolini segna ancora, sblocca e mette in discesa la semifinale di Coppa Italia e si dirige alla telecamera con il gesto che sta diventando consuetudine: toc, toc.

Dal labiale del ct, a quello di Orso: "Oh, meno male che sono fortissimo". Botta e risposta tra campo e tribuna. Orso non si stanca di chiamare, se Spalletti risponderà è da vedere, ma inizia a essere in difficoltà a lasciarlo fuori. Due gol in Coppa Italia in altrettante partite giocate, terza rete consecutiva dopo quelle a Lazio e Venezia, quinta nelle ultime 5, considerando la doppietta con il Cagliari. Tredici gol in totale, la migliore stagione di sempre. E’ un Orsolini debordante, che sta trascinando l’opinione pubblica a candidarlo per la nazionale: "Dite quello che volete, io penso al Bologna, perché siamo diventati una bellissima realtà, maglia rossoblù è la cosa più importante ed è l’unica che occupa miei pensieri. Penso al presente, mi godo quello che stiamo facendo, il futuro si vedrà".

Il futuro è una finale di Coppa Italia praticamente acquisita. "Non mi piace parlare di ipoteca già messa. Ci vuole calma, c’è un ritorno da giocare con massimo impegno e rispetto per gli avversari. Ma sì, abbiamo messo ottime basi per un risultato che sarebbe straordinario e storia". Gol e risultato che hanno una dedica: Italiano, che lo ha lanciato verso la stagione da record di 13 gol fin qui. Ma ne serviranno altri ancora per la storia. "Il mister ci aveva detto che qui non aveva mai vinto: meritava un regalo per quello che sta facendo con noi".

Finale ipotecata, anche se non si può dire: "Tra Milan e Inter vinca il migliore", ribatte Orso. Il tutto all’interno di una serata che è già storia, anche se il traguardo non è ancora tagliato. Ma è già storia, anche perché per Dallinga arriva la doppietta con due gol da centravanti di razza: controllo ed esterno destro, il primo, scivolata da rapace il secondo, sempre sull’asse con Ndoye. Lui, l’uomo in discussione, inizia a scrivere un finale diverso alla propria in storia in rossoblù, vergando il passo decisivo per l’accesso alla finale: "Abbiamo giocato una grande gara, ma è solo il primo passo, questo risultato ci dà grande convinzione, a me in primis e sono molto felice: è stata una bellissima serata per segnare. Ora devo e dobbiamo rimanere sul pezzo".

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