Orso, la voglia di spaccare il mondo. A Roma per smaltire la rabbia azzurra
Spalletti lo ha escluso ancora dalla Nazionale, Riccardo spera in una maglia da titolare per ribadire il suo valore
La trasferta di Roma si preannuncia cruciale: per il Bologna e Riccardo Orsolini. Se il ko di Champions abbia lasciato strascichi, a livello fisico e mentale, lo dirà la trasferta dell’Olimpico, dove i rossoblù saranno chiamati a dimostrare di avere le risorse per archiviare il discorso europeo e riaprire quello in campionato, per il definitivo rilancio per la lotta europea. Di certo, Orsolini dovrà dimostrare di saper assorbire una botta in più: l’ennesima esclusione dalla nazionale. Da tre anni è il miglior marcatore italiano della serie A e lo è tutt’ora, insieme a Pinamonti e Lucca, nonchè il miglior esterno offensivo del campionato. La sensazione conclamata, però, è che non sia al centro dei pensieri di Spalletti, che ha rinunciato a lui per l’Europeo, quando ancora puntava sul 4-3-3 e sugli esterni offensivi, dopo una visita a Casteldebole sul finire del campionato: figurarsi ora, che ha virato sul 3-5-2 e similari. In fondo Orso se lo aspettava: ugualmente, però, sperava di poter convincere Spalletti a cambiare idea. Perché dopo un inizio di stagione complicato, fatto di una sola rete su calcio di rigore nelle prime 7 giornate, si è preso sulle spalle il peso offensivo dei rossoblù: almeno in campionato.
In Champions i rossoblù sono a secco, ma in serie A hanno dato una svolta al problema del gol segnando 5 reti nelle ultime 3 uscite, complice il passaggio al 4-2-3-1 e all’impiego di Odgaard sotto punta, con il danese che ha dato nuovi sbocchi alla manovra offensiva. Chi più ne ha giovato è proprio Orsolini, a segno da tre gare consecutive: non era mai accaduto nella sua carriera. Italiano lo ha coccolato, gli ha dato fiducia, lo ha sgravato di responsabilità togliendogli la fascia da capitano. Lo ha aspettato. Ora gode dei frutti tecnici e psicologici delle sue scelte, perché Orso, oltre a segnare con Genoa, Cagliari e Lecce, è andato vicino ad almeno altre 3 reti nelle prime due gare e con il Lecce ha trovato il gol da tre punti nonostante una giornata complicata: anche questa una novità per chi era abituato a vivere di alti e di bassi, di giornate sì o no, senza mezzi termini, che racconta di un giocatore che a 28 anni sta trovando la definitiva maturità. In Champions, con il Monaco, Italiano gli ha risparmiato 70 minuti di partita, per utilizzarlo da arma tattica e provare a spaccare la partita nel finale.
A Roma, tornerà titolare e più fresco rispetto a buona parte dei compagni. I giallorossi rappresentano una delle sue bestie nere, con un solo gol segnato, proprio all’Olimpico nella vittoria per 3-2 datata 7 febbraio 2020. Oggi proverà a sfatare il tabù: per rilanciare definitivamente il Bologna e scacciare la delusione per l’ennesima esclusione azzurra, provando a mettere qualche dubbio nelle certezze di Spalletti. Italiano, invece, di dubbi non ne ha: Orso, seppur da esterno, è sempre al centro del suo Bologna.
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