Orsolini e quelle partenze da diesel. A Marassi per tirare fuori gli artigli

Da quando è a Bologna, l’esterno ha sempre segnato poco in avvio di stagione. Sabato cerca la svolta

di MASSIMO VITALI -
16 ottobre 2024
Orsolini e quelle partenze da diesel. A Marassi per tirare fuori gli artigli

Bologna, 16 ottobre 2024 – Bella, spigliata, vincente, irrorata di energie fresche: è l’Italia di Luciano Spalletti. Faticoso, discontinuo, all’insegna dell’astinenza da gol e del ‘vorrei e potrei ma in questo momento non riesco’: è l’avvio di stagione di Riccardo Orsolini. Combinando i due elementi si evince facilmente come la strada dell’esterno d’attacco rossoblù non sia mai stata così lontana come adesso da quella della nazionale azzurra, di cui pure Orsolini è stato alfiere speranzoso, almeno fino alla cocente delusione di giugno con la mancata convocazione all’Europeo di Germania. Ora che che la ‘nuova’ Italia in Nations League viaggia col vento in poppa con al timone un cittì che sulla corsia sinistra sta battezzando nuovi interpreti, Orsolini farebbe bene a tirare una riga sopra l’azzurro e concentrare tutte le sue energie nella missione più importante: riprendersi il centro della scena col Bologna.

Per la verità questo schema mentale era nei suoi programmi già a luglio, quando il ventisettenne di Rotella parlò dal ritiro di Valles: "La mancata convocazione all’Europeo è stata una botta tremenda, per me adesso c’è solo il Bologna". E in effetti, pur tra mille problemi di assestamento, il Bologna oggi c’è: è Orsolini che fin qui è mancato.

Piano però a dare l’Orso per irrimediabilmente perduto nel suo letargo. I suoi inizi di stagione, da quando veste la maglia del Bologna (gennaio 2018), non sono mai stati il piatto forte della casa. Un solo gol nelle prime sette giornate di campionato, che è il bottino di oggi, rappresenta il percorso fotocopia delle sue prime tre stagioni a Casteldebole. E nel 2021-22 il digiuno sottoporta durò addirittura fino a dicembre spezzandosi alla diciassettesima giornata (Torino-Bologna 2-1). Storia analoga la stagione successiva, con l’avvio turbolento che avvicendò tre allenatori (Mihajlovic, Vigiani, Motta) in poche settimane. Ebbene, in quel 2022-23 Orsolini si sbloccò solo alla dodicesima giornata, il 31 ottobre, nella trasferta di Monza.

Partenze lanciate mai: ecco un buon motivo per coltivare la pianticella della speranza. La speranza di rivedere presto un Orso che davanti alla porta graffia con i suoi artigli: Tradotto: un Riccardo in versione goleador. Fa un po’ specie constatare come il suo ultimo gol su azione risalga addirittura al primo di aprile di quest’anno. E non fu un pesce bensì un diamante: sinistro a giro e palla indirizzata sul palo più lontano nel 3-0 al Dall’Ara con la Salernitana. Da allora solo l’acuto dal dischetto con l’Udinese, il 18 agosto al Dall’Ara, alla prima di campionato. Elencare la lista dei suoi successivi errori sarebbe un inutile accanimento che non merita un ragazzo che ha tutte le caratteristiche, tecniche, umane e morali, per tornare ad essere il centro di gravità permanente del Bologna. E pazienza se l’azzurro oggi appare sbiaditissimo. A 27 anni c’è tempo per salire su qualsiasi treno. Intanto sarebbe importante salire, da titolare, su quello di Marassi. Ma certezze in materia, da Casteldebole, come sempre non filtrano.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su