Bologna, gli obiettivi non mancano: record di punti e il sogno Europa
Quota cinquanta rappresenterebbe il top dal 2015 a oggi. Primo test domenica sera con la Roma

Record di punti e il sogno Europa
Bologna, 11 maggio 2023 – Quattro partite alla meta e potenzialmente ancora tanti obiettivi da raggiungere: dall’ottavo posto, che resta un biglietto della lotteria con potenziale vista Europa, alla quota cinquanta mai toccata in era Saputo, passando per quei 52 punti che lo stesso Saputo la scorsa estate indicò come traguardo di stagione. Ergo: chi l’ha detto che a questo finale di campionato il Bologna non ha molto da chiedere? La domanda sorgerebbe spontanea vista la frenata dell’ultimo mese.
Tre punti in cinque partite non sono lo specchio del Bologna baldanzoso che un mese fa sbancava, con pieno merito, il campo dell’Atalanta.
A seguire, certo, Milan e Juve inchiodate al pari al Dall’Ara, ma lontano da casa anche due sconfitte dolorose ed evitabilissime, con Verona ed Empoli, e un derby col Sassuolo giocato non a passo di corsa.
Flessione di gambe o di testa? In realtà è il mal sottile che ha attanagliato quasi tutti i Bologna di Saputo ogni volta che la salvezza era in cassaforte e i campionati declinavano pigramente verso l’epilogo. Nelle sette stagioni di A a trazione canadese ha fatto eccezione solo il Bologna del primo Mihajlovic, che sull’onda della grande rimonta del girone di ritorno nelle ultime 4 giornate del 2018-19 incamerò ben 7 punti.
Tutti gli altri Bologna, prima e dopo, hanno fatto peggio. Questa allora diventa la vera sfida di Thiago Motta nelle gare con Roma, Cremonese, Napoli e Lecce: rimettere benzina nelle gambe dei rossoblù, soffiare sul fuoco delle motivazioni (e in questo il tecnico è una garanzia) e magari evitare di schierare di nuovo Aebischer centravanti.
Gli obiettivi, si diceva. Nel mucchio selvaggio che oggi colloca cinque squadre – Fiorentina, Udinese, Bologna, Monza e Torino – sullo stesso gradino dei 46 punti e il Sassuolo due lunghezze più sotto è impossibile stabilire chi abbia più chance di spuntarla nella corsa all’ottavo posto.
Occhio, perché arrivare ottavi rischia di non essere solo un obiettivo utile a strappare qualche soldo in più dai ricavi della vendita dei diritti televisivi.
Con la classifica della Juventus ancora ‘sub iudice’ per via di un processo sportivo che per i bianconeri lascia aperta la strada di una penalizzazione di punti afflittiva, la Signora rischia seriamente l’esclusione dalle Coppe.
Per Coppe si intendono solo Champions League e Europa League oppure anche la Conference League? Questo lo sapremo solo tra un mese.
Nell’attesa oggi i rossoblù sono a un punto dai 47 del 2019-20, che tuttora rappresentano il record (sigh) di Saputo. A cinquanta, va da sé, almeno si toccherebbe una quota simbolica mai raggiunta dal 2015 ad oggi. Fare cinquantadue punti invece vorrebbe dire seppellire il ricordo, per questa dirigenza molesto, dei 51 che nel 2011-12 raccolse il pur traballante Guaraldi.
Ma per arrivare a 52 punti tocca raccoglierne 6 da qui alla fine. Ergo: ricominciare a correre.
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