Riscatto Iling-Junior . Una magia cancella un’estate da incubo
L’ex Juve era andato all’Aston Villa, ma è stato subito tagliato. L’arrivo a Bologna per rilanciarsi: al ’Sinigaglia’ un gol sublime.
E’ entrato con la voglia di spaccare il mondo, finte, dribbling, uno contro uno, ossigeno puro per un Bologna fino a quel momento privo di idee e di mordente. Alla fine è stato premiato, con una perla di quelle che non si vedono così spesso: da destra col sinistro a giro nell’angolino, Audero incenerito e Como riacciuffato in extremis.
Non male come biglietto da visita per i suoi nuovi tifosi e per quella Serie A persa per qualche mese, e poi ritrovata in rossoblù. Si, perché sull’estate di Iling-Junior, fresco e decisivo debuttante due giorni fa al Sinigaglia, si sarebbe potuto scrivere anche un film. A luglio il suo trasferimento dalla Juve all’Aston Villa, per una cifra attorno ai 14 milioni di euro più bonus, all’interno dell’operazione che ha portato in bianconero il centrocampista brasiliano Douglas Luiz. E fin qui, tutto nella norma. Ma in 15 giorni, le cose sono cambiate, drasticamente e in maniera piuttosto curiosa. E’ stato in quel lasso di tempo, infatti, che lo spagnolo Unai Emery, attuale tecnico dei Villans, ha deciso di bocciare il 20enne esterno inglese, lanciando un chiaro messaggio: qui da noi, non c’è spazio.
Così, dopo appena un paio di settimane, la stessa dirigenza dell’Aston Villa, che poco prima aveva chiuso l’affare per portarlo a Birmingham, si è trovata nelle condizioni di trovargli una nuova squadra (stessa identica cosa capitata sempre in estate anche all’argentino Barrenechea, anche lui contropartita nella trattativa Douglas Luiz e passato in prestito al Valencia).
Una situazione surreale e dalla quale uscire in fretta, perché basta un attimo per farsi travolgere e perdere il filo di una carriera che da neanche maggiorenne lo ha visto approdare a Torino sponda Juve dal Chelsea, un affare a parametro zero, battendo la concorrenza delle big d’Europa. Un paio di stagioni convincenti in Primavera, qualche gettone in C con la Next Gen bianconera, e poi il salto tra i grandi, con il placet di Massimiliano Allegri. In due stagioni piene, per Samuel 45 presenze complessive e 2 gol, compresa una in Champions League. Un giovane ma, come testimoniano i numeri, già con le spalle abbastanza larghe per reggere parte del peso di un attacco che fin qui ha convinto poco, e che dalle corsie ha avuto ancora meno. L’esordio di Iling-Junior ha ribaltato nuovamente le carte e le gerarchie sul tavolo di Vincenzo Italiano, che da sabato si trova con qualche dubbio in più rispetto a quelli che già aveva, vista l’abbondanza di cui dispone il Bologna sugli esterni. A Como, trentasei minuti per cancellare 15 giorni da incubo, e chissà anche per trovare una maglia da titolare.
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