Rivoluzione o continuità. Italiano, tanti dubbi e almeno una certezza: il Bologna deve vincere

Dopo due ko di fila, il tecnico intenzionato ad applicare un turn over ponderato

di MARCELLO GIORDANO
30 novembre 2024
Italiano, tanti dubbi e almeno una certezza: il Bologna deve vincere

Vincenzo Italiano, 46 anni, è alla prima stagione sulla panchina del Bologna, dopo aver guidato anche lo Spezia e più recentemente la Fiorentina (Ansa)

Continuità o rivoluzione? E’ questo il dilemma di Vincenzo Italiano alla vigilia della sfida con il Venezia. Per qualunque strategia opti, una cosa è certa: il Bologna scende in campo alle 20,45 al Dall’Ara con l’obbligo di vincere per scacciare il peso dei due ko consecutivi con Lazio e Lille che hanno riportato d’attualità il dubbio che il Bologna di quest’anno non sia da corsa con le big.

Dubbio che è una certezza, fin qui, se si guarda il cammino dei rossoblù, sconfitti da Napoli e Lazio in campionato e fermati sul pareggio in casa dall’Atalanta e senza vittorie in Champions, con il magro bottino di 4 ko e un pareggio. Ma in campionato, con le medio-piccole, i rossoblù non hanno mai perso e c’è l’obbligo di tenere il passo per non perdere ulteriore terreno quanto meno dal Milan settimo e poter pensare di presentarsi alla sfida di Torino con la Juventus del 7 dicembre con la possibilità di accorciare sul sesto posto, distante sette lunghezze.

Serve una vittoria e serve una risposta di carattere: perché non va dimenticato come con la Lazio la sconfitta sia maturata dopo un’espulsione evitabile che ha costretto i rossoblù in 10 per più di un tempo, che hanno poi rinunciato a giocare al termine di un match dato per perso dopo l’episodio.

E serve carattere anche per trasformare una sconfitta in Champions con il Lille in motivo di crescita, come richiesto e spiegato da un Italiano che nella massima competizione europea vede spunti per la crescita del gruppo. Di fronte c’è il Venezia di Eusebio Di Francesco, che in estate sarebbe stato un candidato alla successione di Motta, insieme a Italiano e Palladino, se fosse riuscito a salvare il Frosinone: oggi è in bilico in Laguna, ultimo in classifica, reduce da tre ko consecutivi, pur non rinunciando mai a giocare a viso aperto.

Resta da capire come intenda giocarsela Italiano, che ha più di un dubbio. Posch rischia la panchina dopo l’erroraccio che ha dato il là all’1-0 del Lille.

Panchina molto probabile anche per Dallinga: risparmiato in Champions, Castro, autore fin qui di 4 reti e 2 assist in campionato contro il nulla del compagno di reparto, punta al ritorno dal primo minuto.

Probabile anche il ritorno di Miranda a sinistra e Odgaard sotto punta e non è da escludere un turno di riposo per Lucumi, reduce da 4 partite negli ultimi 11 giorni tra nazionale, campionato e Champions, con Casale ed Erlic che sperano in una maglia.

Ma i dubbi non sono finiti: perché Ndoye ha speso molto in Champions e non è ancora al meglio della condizione dopo l’infortunio e Karlsson potrebbe essere riproposto al suo posto, mentre Iling-Junior insidia il capocannoniere Orsolini.

Italiano deve fare i conti con la stanchezza post Champions e potrebbe cambiare anche 6 elementi rispetto a mercoledì: sarebbe una rivoluzione. Ma se non costretto dalle condizioni dei rossoblù, potrebbe meditare un turn over più ponderato. Perché sottovalutare il Venezia potrebbe risultare peccato mortale di questi tempi.

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