Rotary Club, la bandiera presente lunedì sera al Circolo della Caccia per celebrare la Champions e i 60 anni dallo scudetto: ospiti anche Stefano Dall’Ara e Mariolina Bernardini. Nervo: "Deluso da Motta, ora il Bologna è un punto d’arrivo»
Carlo Nervo critica la scelta di Motta di lasciare il Bologna per la Juve. Evento al Circolo della Caccia celebra i 60 anni dalla Coppa dei Campioni del 1964. Presenze illustri e auspici per un futuro scudetto. Francesca Menarini ricorda il coraggio di Mihajlovic.
"Motta mi ha deluso, non doveva abbandonare questo magnifico gruppo: poteva tranquillamente dire no alla Juve e restare. Ma soprattutto non capisco come, dopo tutto quello che è stato fatto in questi anni, il Bologna da qualcuno sia ancora visto come un punto di partenza e non di arrivo". E se lo dice Carlo Nervo, bandiera rossoblù dell’era Gazzoni, non si può che acconsentire. Lunedì sera Nervo è stato tra i protagonisti della bella serata organizzata al Circolo della Caccia dal Rotary Club Bologna del presidente Giuseppe Gobbi ("io sessant’anni fa all’Olimpico c’ero...").
Titolo della riunione-conviviale: "1964-2024: 60 anni per riconquistare la Champions League". Una competizione che allora si chiamava Coppa dei Campioni e da cui il Bologna fu sbattuto fuori per colpa di un’infausta monetina in coda alle tre sfide con l’Anderlecht. Pochi mesi prima, nella canicola dell’Olimpico, i rossoblù avevano messo in bacheca il settimo scudetto piegando per 2-0 l’Inter nel celeberrimo spareggio. Quello era il Bologna di Renato Dall’Ara e Fulvio Bernardini.
E lunedì ad allietare la serata, organizzata con la regia di Andrea Trebbi, ospite il nostro Massimo Vitali e alla presenza dell’ex direttore di Qn e Resto del Carlino Giancarlo Mazzuca e del docente di diritto sportivo Paco D’Onofrio, c’erano proprio Stefano Dall’Ara, nipote del ‘presidentissimo’, e Mariolina Bernardini, figlia del tecnico romano che in panchina firmò la cavalcata del Sessantaquattro. "Auguro al Bologna di tornare a vincere uno scudetto", è stato l’auspicio di Mariolina. L’ex presidente rossoblù Francesca Menarini invece ha ricordato la figura di Mihajlovic. "Affidargli la panchina nel 2008 per noi fu una scommessa – ha detto Francesca –. Ma Sinisa affrontò la sfida con un coraggio che non dimenticherò mai".
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