Sartori a forza 9 per mandare Gosens in porto. Robin vuole il Bologna, può ridursi l’ingaggio

Da Casteldebole è stata alzata l’offerta all’Union Berlin: accordo più vicino. Ndoye, l’entourage spaventa: "Ha tutto per un top club"

di MASSIMO VITALI
28 giugno 2024

Sartori a forza 9 per mandare Gosens in porto. Robin vuole il Bologna, può ridursi l’ingaggio

Volere è potere. Nel caso di Robin Gosens volere il Bologna, ovvero aver individuato nel club rossoblù l’autostrada che può riportarlo in serie A, può comportare anche un piccolo sacrificio in termini di ingaggio. Anche questo, se l’affare andasse in porto, è il segnale di un calciatore che a 30 anni (li compirà il 5 luglio) si presenterebbe alla corte di Italiano fortemente motivato, che è ciò che precisamente serve a ogni allenatore all’inizio di una nuova avventura. Nella corsa al terzino sinistro dell’Union Berlino il Benfica sembra essersi sfilato, di sicuro ci crede ancora il Bologna, che ha fatto un altro piccolo ma significativo passo in direzione del club tedesco, arrivando a mettere sul piatto 9 milioni per il cartellino del calciatore.

Non sono i 10-12 che chiedevano inizialmente i tedeschi ma è la premessa di un accordo che può andare in porto. Anche se l’ultimo scoglio è rappresentato dalle condizioni necessarie perché il prestito (oneroso) si tramuti a giugno 2025 in acquisto: il Bologna avrebbe proposto condizioni non particolarmente stringenti, in modo da avere le mani libere tra un anno, mentre l’Union Berlino vorrebbe avere la ragionevole certezza che tra un anno quei 9 milioni entreranno nelle casse e dunque pretende di fissare condizioni più vincolanti. Per andare a dama serve la volontà di Gosens, che però sarebbe felice di riabbracciare Sartori (al punto, pare, di rinunciare a qualcosa in termini di ingaggio), e la disponibilità dell’Union Berlino ad ‘accontentarsi’ dei 9 milioni messi sul piatto del Bologna: a Casteldebole si attendono risposte. Tempo ce n’è, considerato che il mercato chiude il 31 agosto: ma Sartori e Di Vaio vorrebbero tanto consegnare a Italiano per il giorno del raduno una difesa il più possibile fatta e finita.

Parole grosse considerato che il pezzo da novanta, Riccardo Calafiori, piace all’universo mondo, sia in Italia (Juventus e Milan), che in Europa (Tottenham, Manchester United, Real): futuro da definire quando finirà l’avventura degli azzurri all’Europeo, anche se i dirigenti rossoblù non perdono occasione di ripetere, pubblicamente e non, che Calafiori è un pilastro del progetto e non è sul mercato. Discorso diverso per Zirkzee, assai più padrone del suo destino. L’idea di Casteldebole è quella di provare a trattenerlo qui per un’altra stagione: ma serve una formula ardita e comunque non si riuscirebbe mai a pareggiare un’eventuale offerta dello United. Radiomercato segnala anche le dichiarazioni, mal digerite su piazza, di Lodovico Spinosi, che fa parte dell’entourage di Ndoye: "Dan è attenzionato da club italiani e stranieri (Inter e United, ndr) ma ha la fortuna di trovarsi in una società super sana che farà la Champions. Comunque ha veramente tutto per essere da top club".

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